Un pensionato pubblico autosufficiente, disponibile a mettere a disposizione parte della propria abitazione per ospitare giovani studenti universitari, residenti fuori sede e a loro volta figli di pubblici dipendenti, per la durata dell’anno accademico, potrà arrotondare la sua pensione perchè l’Inpdap gli verserà 300 euro mensili, mentre un’altra quota di 200 è a carico degli studenti.
E’ l’idea ribattezzata ”nonno house” dal presidente dell’Inpdap, l’ente previdenziale dei pubblici dipendenti, Paolo Crescimbeni. Il progetto è rivolto ai pensionati pubblici autosufficienti, disponibili a mettere a disposizione parte della propria abitazione per ospitare giovani studenti universitari. L’iniziativa parte, in via sperimentale, nel Comune di Roma.
”I vantaggi – dice Crescimbeni – si concretizzano nell’avvicinamento di due generazioni con effetti positivi anche in termini di sollievo alla condizione di solitudine in cui si trovano molti anziani, ma anche nel sostegno economico ai pensionati e nella agevolazione ai giovani studenti in cerca di una abitazione a costi accessibili e sociali”.
Per dare avvio al progetto, Inpdap ha pubblicato un bando per reperire i pensionati pubblici che intendono aderire, i quali potranno presentare domanda entro il 30 settembre 2010, reperibile presso una qualunque delle quattro sedi INPDAP della Capitale oppure sul sito Internet www.inpdap.it.