Roma, nube tossica Pontina: stop ai pascoli e alla raccolta di ortaggi

Roma, nube tossica Pontina: stop ai pascoli e alla raccolta di ortaggi
Roma, nube tossica Pontina: stop ai pascoli e alla raccolta di ortaggi

ROMA – Stop alla raccolta di ortaggi e stop ai pascoli nella zona colpita dall’incendio al deposito di plastica sulla Pontina, vicino Pomezia (Roma). Il commissario straordinario del Comune di Ardea, Antonio Tedeschi, ha infatti firmato un’ordinanza di “divieto di raccolta degli ortaggi e di pascolo degli animali nel territorio comunale distinto in un raggio di 5 chilometri dal luogo dell’incendio dell’impianto di stoccaggio Eco X di via Pontina Vecchia. E’ quanto scaturito da una richiesta pervenuta ufficialmente dalla Direzione del dipartimento di prevenzione della Asl Roma 6″.

“Nel dettaglio – spiega una nota – il divieto riguarda la raccolta, la vendita e il consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati, il pascolo degli animali, l’utilizzo di foraggi per alimentazione animale provenienti dall’area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta da combustione. Inoltre, si ordina di provvedere al mantenimento degli animali da cortile in stabulazione chiusa, evitandone il razzolamento. L’ordinanza ricorda come i prodotti ortofrutticoli derivanti dalla coltivazione nei terreni posti al di fuori dell’area ma in zone immediatamente prospicienti dovranno essere sottoposti prima della consumazione a un accurato lavaggio in acqua corrente e potabile”. Dall’unità di crisi comunale sottolineano come “rimanga in vigore il suggerimento di mantenere chiuse le finestre ma in un raggio di 5 km dal luogo dell’incendio, fino a ulteriori indicazioni”.

Polemica outlet. Nonostante la nube tossica dopo l’incendio in un deposito di plastica sulla Pontina, il vicino outlet di Castel Romano è rimasto aperto. E così sabato mattina sono arrivate alla Protezione civile di Roma una cinquantina di telefonate provenienti proprio dall’outlet di Castel Romano, la struttura commerciale sulla via Pontina all’estrema periferia di Roma, non distante dal rogo. A chiamare sono stati soprattutto dipendenti hanno lamentato lievi malori come nausea e mal di testa. L’outlet anziché alle 10 ha aperto alle 12 “in via del tutto precauzionale causa cattivo odore”.

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