ROMA – Carabiniere ucciso a coltellate a Roma. E’ successo nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, poco dopo le 3, in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Il militare è stato assalito mentre era in servizio. Si chiamava Mario Cerciello Rega, aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno: stando alle prime informazioni sarebbe stato colpito da un uomo, si ipotizza nord africano, da lui fermato insieme ad un altro connazionale perché sospettati di furto ed estorsione. I due africani sono ora in fuga: sono alti circa 1 metro e ottanta. Uno è biondo, con le meches, e indossa jeans e camicia a sacchi. L’altro ha un tatuaggio sul braccio destro.
I carabinieri sono a caccia delle immagini di video sorveglianza che possono aver ripreso la fuga dei sospetti. Stanno scandagliando le telecamere degli stabili da Prati fino a Trastevere.
Secondo quanto si apprende, ieri sera il vicebrigadiere stava svolgendo servizio nei pressi di piazza Cavour, a seguito di un furto operato ai danni di una donna. Il carabiniere è intervenuto per fermare i due cittadini africani che trasportavano una borsa sospetta. Al momento dell’arresto, uno di questi, avrebbe estratto un coltello e colpito a morte il carabiniere con 8 coltellate. Inferte per i 100 euro che i 2 autori del furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama “cavallo di ritorno”. Inutile la corsa d’urgenza al vicino ospedale Santo Spirito: per il militare non c’è stato nulla da fare. Con Cerciello c’era anche un collega che ha riportato lievi ferite nella colluttazione, durante il controllo sui due nordafricani.
Straziante il cordoglio espresso dall’account Facebook ufficiale dell’Arma dei Carabinieri: “Un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai Suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio”.
Immediata la reazione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Caccia all’uomo a Roma per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa”.
Cordoglio è stato espresso anche dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta: “Mi stringo in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del V. Brig. Mario Cerciello Rega e all’Arma dei Carabinieri e chiedo tolleranza zero per i delinquenti autori del vile atto”.