Roma: ospedale Fatebefratelli, principio di incendio per un mozzicone di sigaretta

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Incendio all’ospedale Fatebenefratelli di Roma (foto Ansa)

ROMA – Incendio all’ospedale Fatebenefratelli nel centro di Roma. Una disattenzione, forse l’aver gettato in un cestino della carta un mozzicone di sigaretta ancora acceso, nel pomeriggio ha creato per alcuni minuti il panico all’interno dell’ospedale che sorge sull‘Isola Tiberina, nel cuore di Roma.

Si è trattato di un principio d’incendio, soprattutto si è formato tanto fumo che ha “immediatamente fatto attivare i circuiti antincendio, facendo scattare le misure di sicurezza” come ha spiegato la direzione dell’ospedale. L’area interessata dall’incidente è quella che viene definita “tecnica” ovvero dove non ci sono né ricoverati, né pazienti che stanno eseguendo controlli o visite mediche. Si tratta di un locale al pianterreno, uno stanzino con annesso bagno, dove qualcuno – per eludere il divieto in vigore nell’intera struttura sanitaria – forse, questa è una delle ipotesi, si è fumato una sigaretta e poi con un gesto automatico ha buttato il mozzicone nel cestino della carta con la convinzione che fosse spento.

Per pochi minuti si è sviluppata una densa nuvola di fumo ed un po’ di ansia tra chi si trovava all’interno del Fatebenefratelli. Per prima è intervenuta la squadra tecnica dell’ospedale e subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri. Le persone che si trovavano all’interno dell’area tecnica sono state le prime ad essere evacuate. Dalla direzione dell’ospedale hanno spiegato che sempre per il fumo “sono stati evacuati a scopo precauzionale alcuni uffici limitrofi ma non i reparti”. E proprio per non respirare il fumo qualcuno ha utilizzato le sciarpe come fossero una mascherina di protezione. “Nessun paziente è stato evacuato e l’assistenza non è stata interrotta” ha tenuto a precisare la direzione sanitaria definendo l’episodio “circoscritto”. Giusto qualche attimo di apprensione.

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