Roma, piazzale Flaminio ostaggio del suk legale: i cronisti del Corriere minacciati

Roma, piazzale Flaminio ostaggio del suk legale: i cronisti del Corriere minacciati
Roma, piazzale Flaminio ostaggio del suk legale: i cronisti del Corriere minacciati (Foto Wikipedia)

ROMA – Piazzale Flaminio a Roma ostaggio del suk “legale”: ai cronisti del Corriere della Sera che provano a fare delle fotografie arrivano insulti e minacce. E la polizia locale, anziché intervenire, dice loro di sporgere querela.

E’ il ritratto di quanto accade quotidianamente davanti a piazza del Popolo, una delle maggiori e più centrali piazze di Roma. Qui, proprio davanti alla fermata della linea A della metropolitana e della stazione Roma-Viterbo ogni giorno ci sono nove postazioni autorizzate, di cui otto a rotazione e una fissa. A cui si aggiungono, però, gli abusivi, che in alcuni giorni, scrive il Corriere della Sera, arrivano anche a quindici.

Un vero e proprio suk simile a quelli mediorientali, racconta la cronista Maria Egizia Fiaschetti, che scrvie:

Inamovibile e innominabile: se solo proviamo ad avvicinarci, e viene notata la fotocamera, partono le minacce. Sentite dai vigili di pattuglia che stanno a guardare: «Andate a querelare», la risposta alla nostra richiesta di intervenire.

Anche i sindacalisti si sono resi conto della situazione. Uno di loro, che però ha chiesto di restare anonimo, ha parlato di una situazione “di abusivismo stanziale ovunque, non solo in centro, di fronte al quale alziamo le braccia”.

Mario Tredicine (Upvad-Confcommercio) parla di “piaga pesante” e racconta:

“Quando sono passato lì davanti stamattina (ieri, ndr) ci sarà stata almeno una quindicina di irregolari. Ci dispiace per le minacce, che condanniamo: episodi del genere non devono più accadere”.

Alcuni mesi fa la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, ha chiesto agli uffici di eliminare tutte le soste e trasferirle in luoghi meno sensibili:

“Già l’ex comandante del II gruppo dei vigili — ricorda — aveva espresso parere contrario. Stiamo riesaminando le concessioni, speriamo di riuscire a risolvere quello che sta diventando un problema serio non solo nel nostro territorio”.

Sette diverse associazioni (Amici di Villa Strohl-Fern, Comitato in difesa di Villa Borghese, residenti e commercianti di piazzale Flaminio, Comitato per la bellezza, Wwf, comitato di quartiere, Fondazione Roma Nuovo Secolo) hanno scritto a prefetto, sindaco e forze dell’ordine

“per segnalare la pericolosità generata dalle postazioni di ambulanti, di fronte agli accessi della linea A della metropolitana e della ferrovia Roma-Viterbo”.

La pericolosità è data dal fatto che i banchetti si trovano nel raggio di 200 metri dall’ingresso di una stazione della metropolitana. E qui, per legge, non dovrebbero stare. Però nessuno ha fatto rispettare questa legge.

Racconta Fiaschetti:

Ieri siamo andati a dare un’occhiata. Appena il fotografo ha iniziato a scattare, senza inquadrare i volti nel rispetto della privacy, i titolari dei banchi ci hanno coperto di insulti e minacce. Offese gridate ad alta voce, alla presenza dei vigili. Ma alla nostra richiesta di intervenire, la risposta è stata: «Andate a querelare». A quel punto ci siamo allontanati verso via di Villa Ruffo, ma gli ambulanti ci hanno seguito: ancora urla e intimidazioni. Preoccupati che la tensione, acuita dalle polemiche sul riordino del settore e dalla crisi economica, potesse degenerare abbiamo chiamato il numero unico di emergenza. L’attesa, durata diversi minuti, ci ha scoraggiato.

 

 

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