Roma, costringeva una giovane incinta a prostituirsi: arrestato

ROMA – E’ stato arrestato a Roma dopo aver costretto una donna di 24 anni a prostituirsi, anche in stato di gravidanza. L’uomo, 42 anni, bulgaro, è stato fermato dalla polizia per sfruttamento della prostituzione, violenza privata e lesioni personali.

La giovane donna aveva lasciato il suo paese convinta dalll’uomo, che le aveva promesso un lavoro onesto. Arrivata in Italia, però, il sogno di un lavoro sicuro era svanito e per i primi tre mesi i due, ospiti di un connazionale, si erano arrangiati con dei lavori saltuari.

L’incubo era iniziato nel settembre 2010, quando l’uomo, ormai senza soldi, aveva costretto la ragazza a prostituirsi. L’uomo accompagnava tutti i giorni la ragazza sul ‘posto di lavoro’ in zona Fiumicino, poi si nascondeva dietro i cespugli, aspettava che la donna fosse avvicinata dai clienti e dopo la prestazione riscuoteva subito l’intero ‘guadagno’. L’uomo decideva anche il prezzo delle prestazioni, che si aggirava intorno ai 30 euro.

Il denaro veniva sperperato dall’uomo per comprare sigarette e alcolici. Parte del denaro veniva inviato, invece, in Bulgaria per il sostentamento dell’ex moglie e del figlio.

Con il passare dei giorni l’uomo era diventato sempre più violento; la pressione psicologica e fisica era via via aumentata e l’uomo aveva deciso che la ragazza doveva guadagnare di più. Così la picchiava tutti i giorni minacciandola di morte.

La situazione era degenerata nel dicembre 2010 quando la ragazza aveva scoperto di essere incinta. Incurante della gravidanza, l’uomo aveva continuato con le sue richieste di denaro e, per costringerla a continuare a prostituirsi nonostante il suo stato, era arrivato a minacciarla con un coltello del tipo tagliapane sulla pancia.

I clienti però, visto l’ormai evidente stato di gravidanza della donna, iniziavano a scarseggiare. L’aguzzino aveva così costretto la donna a chiedere l’elemosina all’esterno di alcuni supermercati di Fiumicino. Anche in questo caso, l’uomo era appostato nei pressi degli esercizi commerciali, in modo da controllare a distanza la giovane.

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