Roma, la differenziata non va: residenti a caccia dei camion Ama

ROMA – Cassonetti colmi, con i residenti costretti a gettare i sacchetti aldifuori e conseguente formazione di mucchi di immondizia in strada. Punti di raccolta mobili che, in quanto mobili, obbligano molti a una sorta di caccia al tesoro in giro per il quartiere con il sacchetto in mano. La raccolta differenziata cosiddetta “duale” non sembra aver riscosso grande successo. E i risultati non sono memorabili: la differenziata a Roma è ancora ferma al 24,5% contro il 42% di Torino o il 50% di Verona. In pratica in molti quartieri ci sono cassonetti per vetro e carta, mentre l’organico deve essere lasciato nelle isole mobili: ossia al furgoncino Ama che, cinque ore al giorno, può essere presente in vari punti. “Ma le esigenze di un quartiere così popoloso – spiega Amleto Lanna dell’associazione “vie e piazze storiche di Cinecittà” – sono tante, non sempre conciliabili con gli orari di raccolta”. Secondo Legambiente Lazio un metodo più semplice di raccolta ci sarebbe: “E’ il porta a porta la soluzione, con i netturbini che ritirano la spazzatura direttamente nei condomini, i romani non sarebbero così costretti a rincorrere i furgoncini”.

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