Roma: ritorna l’sms della “squillo” per fidelizzare i clienti

Per fidelizzare i clienti le squillo usano gli sms

Per promuovere i loro servizi e fidelizzare i clienti le squillo che a Roma offrono le loro prestazioni all’interno di ‘case’ di appuntamenti adottano i sistemi più fantasiosi. Uno di questi, scoperto dai carabinieri che hanno messo i sigilli ad una di queste nella zona di piazza Bologna, la cui tenutaria pretendeva un terzo dell’introito a prestazione (sui 100-150 euro l’una), quello di imporre d’essere contattate sul telefonino con un numero riconoscibile.

In questo modo, in caso di mancato ritorno del cliente, utilizzano il numero per inviare un sms che li invita a tornare. Se non bastano gli sms personalizzati, ma mai scabrosi nei contenuti, per ‘conquistare’ nuovi ‘amici’, tra i sistemi ormai consolidati ci sono gli annunci via web, ovviamente attraverso siti specializzati in questo tipo di offerte o, più tradizionalmente, la pubblicazione di annunci su quotidiani.

Un sistema, quest’ultimo, scoperto dagli agenti della squadra mobile della capitale, anch’ essi alle prese con il contrasto alla prostituzione, che li ha condotti ad un’altra ‘casa di appuntamenti’, anch’essa da oggi non più ‘operativa’, dove invece la fantasia è utilizzata per limitare i rischi di controllo. Grazie ad una organizzazione ‘imprenditoriale’, le giovani, ecuadoregne o sudamericane tra i 23 e 26 anni, che lavorano nei due locali a piano strada devono alternarsi ogni settimana. Il lunedì è il giorno del passaggio di consegne, con chiavi e numeri di telefono. E mentre guardaroba e kid da squillo è a carico delle prostitute, all’affitto ci pensa il tenutario – in questo caso un ecuadoregno, nell’altro una colombiana, entrambi arrestati – che pretende 50- 100 euro al giorno dalle ragazze che occupano l’alloggio. Ma gli agenti hanno già individuato una ‘rete’ di case chiuse, alcune a Terni, a Latina ed Eboli.

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