ROMA – “Corri, mamma, un uomo sta prendendo Andrea dal seggiolino!”: se l’è sentita gridare una donna di Roma, zona Casilino, sabato pomeriggio. A chiamarla era il figlio di sette anni, che aveva visto un uomo che stava cercando di portare via il fratellino di otto mesi, seduto nel seggiolino in cortile.
La donna è corsa e ha messo in fuga l’uomo, non prima, però, che questi la minacciasse di morte. Poi ha chiamato la polizia e ha descritto talmente bene l’aggressore e il suo furgone che gli agenti l’hanno fermato poco dopo. A bordo anche una donna.
Si tratta di due nomadi del campo di Salone, riferisce Marco De Risi sul Messaggero, Vitez S., 42 anni e Zumra A. di 47. I due sono stati arrestati in flagranza di reato.
La mamma, di origini straniere e sposata con un manovale italiano con cui vive in via di Tor Tre Teste, ha raccontato agli agenti:
“Viviamo con poco. Io bado ai figli mentre mio marito lavora come carpentiere. Erano le quattro del pomeriggio, volevo uscire con i bimbi. Ho messo il piccolo sul seggiolino e siamo andati in cortile. Poi mi sono accorta di aver scordato il giubbotto del più grande e sono risalita in casa. A quel punto mio figlio più grande ha iniziato a gridare. Sono uscita e ho visto quell’uomo che aveva già aperto la cintura del seggiolino e stava per prendere Andrea”.
Spiega De Risi:
La polizia ha trovato altri riscontri: la catena del cancello esterno era stata forzata con un piccone proprio dallo zingaro finito in manette. Ora gli investigatori e la Procura vogliono capire perchè la coppia voleva rapire il bimbo di otto mesi. I presunti sequestratori devono anche rispondere di minacce di morte.
“Quell’uomo prima di fuggire mi ha detto che tanto l’avrebbe preso comunque il mio bimbo. Sarebbe tornato la notte con altri complici e avrebbero sparato a me e a mio marito. Io ho subito chiamato il 113″.
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