ROMA – A Roma, dallo scorso 5 agosto, è in vigore un provvedimento firmato dalla sindaca Virginia Raggi che prevede che l’immondizia gettata nei cassonetti sia conferita all’interno dei sacchetti trasparenti. Questo, secondo le intenzioni della Giunta, aiuterà gli operatori dell’Ama a capire il contenuto all’interno dei sacchetti durante la raccolta dei rifiuti.
Una circolare ai vigili urbani e all’Ama chiede ora di non fare sconti ai romani che non rispettano l’ultima ordinanza sui rifiuti: sono infatti ancora in pochi ad utilizzare questi sacchetti, rifiutando di fatto un provvedimento giudicato dai cittadini poco popolare. La “trasgressione” può costare fra l’altro caro: è prevista infatti una multa minima di 25 euro che può arrivare fino ai 500.
Finora i verbali della Municipale e dagli accertatori dell’Ama sono stati troppo pochi a detta del Campidoglio. L‘amministrazione guidata dai 5 Stelle però non molla anche perché il provvedimento è stato dettato dai gestori degli impianti che accettano i rifiuti della Capitale, i quali si lamentano da sempre della scarza “qualità” degli scarti da trattare. Per aiutare il conferimento ed anche gli accertatori, il Comune ha insomma deciso di mettere nero su bianco “il divieto di utilizzo di sacchi non trasparenti per il conferimento della frazione multimateriale leggero (plastica e metalli) e per la frazione indifferenziata/secco residuo”.
Oltre ad aumentare la capacità di conferminento negli impianti, secondo le intenzioni della sindaca, in questo modo aumenterà la quota di raccolta differenziata, ferma a Roma ancora al 46 per cento.
Roma, è caccia al sacchetto: “Anche semi-trasparenti vanno bene”
Mentre i sindacati della Polizia Locale di Roma Capitale e gli operatori dell’Ama si lamentano parlando di disposizione non facili da applicare, il Campidoglio, tramite la Direzione Rifiuti, è pronto a spedire una circolare che chiederà alla Polizia locale e alla municipalizzata di assicurare il massimo rigore sui controlli con tante multe da staccare.
Il comune ha anche fatto sapere che sono ammesse anche buste “semi-trasparenti”: l’importante è che non siano del tutto opache permettendo di vedere cosa c’è all’interno. Proprio su questo aspetto qualcuno ha sollevato un problema di privacy, che non sarebbe tutelata, come il III Municipio di Montesacro.
Intanto tra i romani è scattata la caccia al sacchetto trasparente, visto che quelli neri non sono utilizzabili. I supermercati si stanno attrezzando, anche se non tutti hanno ancora messo in vendita quelli trasparenti. I gestori spiegano che si stanno attrezzando con gli ordini, anche se a loro non sono arrivate comunicazioni. Dove sono già in vendita i sacchi a norma, gli scaffali con quelli neri restano pieni. Per smaltirli, i supermercati li hanno ora messi a prezzi speciali.
Fonte: Messaggero