A Roma una serenata di nozze è finita male anzi, malissimo. Finita più o meno così: il fratello dello sposo- testimone di nozze – e un amico intimo della coppia portati via in manette. Senza contare un’ambulanza che è arrivata sul posto per soccorrere due agenti di polizia rimasti feriti nel tentativo di calmare gli animi.
Ma riavvolgiamo il nastro. Tutto è successo venerdì sera, quindi 7 maggio, in via Lizzani, quartiere di Torre Spaccata. La storia è raccontata dalla varia cronaca locale.
La rissa (con tanti celebri precedenti a dir la verità) è divampata quando il padre della sposa, probabilmente su di giri per i troppi bicchieri di troppo, ha iniziato a litigare con alcuni degli ospiti.
Roma, serenata di nozze finisce… in rissa. Arrestati il fratello dello sposo e un amico della coppia. Ecco cosa è successo
La futura sposa, racconta il Messaggero, “con in braccio il figlio di pochi mesi battezzato ieri durante il matrimonio dei genitori si è sentita in imbarazzo proprio per il comportamento del genitore. Lo ha ripreso e lui, per reazione l’ha spintonata fino a farle perdere l’equilibrio. A quel punto si è scatenato l’inferno. La musica si è fermata, sono volati insulti e schiaffi tra le lacrime della sposa”.
“A evitare il peggio – si legge – l’intervento di una volante del commissariato, chiamata per sedare il violento alterco nato prima tra il padre della ragazza e un ristoratore. E poi ha coinvolto tutti i presenti. Tanto che in supporto della prima macchina della polizia, è stato necessario l’intervento di altre cinque pattuglie. Nel tentativo di riportare la calma, un agente viene aggredito e preso a pugni dal fratello dello sposo e dall’amico di famiglia. Che finiscono in manette per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’agente ha riportato 7 giorni di prognosi”.
Roma, serenata di nozze finisce… in rissa. Arrestati il fratello dello sposo e un amico della coppia. Ecco com’è finita
E il matrimonio?
“In fretta e furia i due arrestati hanno presenziato all’udienza di convalida dell’arresto. Poi di corsa in chiesa: non hanno atteso nemmeno la pronuncia di condanna del giudice, Elena Scozzarella, ma si sono congedati dopo aver delegato per le formalità di rito l’avvocato Simona Tranquilli, nominato d’ufficio. E accompagnati dagli auguri dei presenti. I due sono stati condannati a 8 mesi di reclusione con l’obbligo della firma”.