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Roma, via le strade intitolate a fascisti. Raggi: “Nuovi nomi scelti dai cittadini”

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La sindaca di Roma Virginia Raggi (foto Ansa)

ROMA – A Roma verranno cambiati i nomi di strade dedicate a personalità colluse col fascismo.  A decidere i nuovi nomi delle strade saranno i cittadini stessi, scegliendo tra dieci nomi indicati dalla commissione toponomastica del Comune di Roma.

Via i nomi dei fascisti dunque. A metà novembre, nella sala del cinema Andromeda, gli abitanti del quartiere Trionfale in cui sono situate via Arturo Donaggio e Largo Arturo Donaggio decideranno quale dei dieci nomi sostituirà quello dell’ex presidente della società italiana di Psichiatria e direttore della clinica neuropsichiatrica dell’Università di Bologna.

Donaggio fu uno degli scienziati italiani che firmarono, nel 1938, il Manifesto della Razza che fu alla base delle leggi anti ebraiche in italia. Cambierà presto il nome anche via Edoardo Zavattari, nella periferia sud della città, anche questa dedicata all’ex direttore dell’istituto di zoologia della Capitale, un altro studioso legato ai firmatari del Manifesto della razza.

Ad annunciare che saranno i cittadini a scegliere i nuovi nomi è arrivato dalla sindaca Virginia Raggi, in occasione della prima del film documentario di Pietro Suber “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”.

Nel frattempo, come racconta Il Messaggero, è misteriosamente scomparsa la targa in marmo di Largo Nicola Pende, ex direttore direttore dell’Istituto di patologia speciale medica dell’Università di Roma, uno dei più eminenti firmatari del Manifesto (con Donaggio, Visco e Zavattari), al quale era stato dedicato un viale interno del policlinico universitario. La cerimonia della dedica a Pende avvenne nell’aprile 2017 con la presenza del governatore del Lazio e del rettore della Sapienza.

 

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