Roma, triangolo amoroso finito in manette. Rissa tutta notte in luoghi diversi

Roma, triangolo amoroso finito in manette. Rissa tutta notte in luoghi diversi
Roma, triangolo amoroso finito in manette. Rissa tutta notte in luoghi diversi

ROMA – Cosa ci facevano in strada a tarda notte un romeno di 21 anni, un italiano di 31 e una ragazza, anche lei italiana di 21 anni? Non è una barzelletta ma la cronaca di un triangolo amoroso, finito in manette. E’ accaduto nella notte tra giovedì e venerdì a Roma: la lite a tre si è trascinata dal civico 40 di viale delle Medaglie D’Oro fino alla stazione Cipro della Metro A. I due uomini se le sono date di santa ragione per la ragazza: tutti e tre sono stati infine arrestati per rissa.

Numerose le telefonate al 113 che segnalavano una lite in strada, ognuno in un posto diverso. Ma nell’arco di due ore, ad ogni intervento, gli agenti ritrovavano sempre gli stessi protagonisti ad accapigliarsi, invitandoli alla calma. La prima segnalazione, avvenuta alle 3.15, indicava una lite violenta tra più persone che si minacciavano, in viale delle Medaglie d’Oro. Una volante, recatasi sul posto, è riuscita momentaneamente a placare gli animi dei tre litiganti per poi congedarli.

Ma non è finita qui. Alle 4.10, scatta un secondo intervento alla fermata Cipro della metro A. Gli agenti ritrovano il trio che per la seconda volta viene separato e invitato alla calma. Alle 5 l’ultima segnalazione, sempre a Cipro, indica una persona a terra colpita da un pugno. Solo che questa volta i tre alla vista della polizia scappano: parte un inseguimento e dopo meno di un’ora i tre vengono fermati in piazza Giovenale dove si stavano nuovamente picchiando.

Dopo averli separati con fatica gli agenti hanno chiamato i soccorsi: la ragazza trovata in stato di ebrezza è stata trasportata all’ospedale Santo Spirito. Con lei anche l’italiano poi trasferito in prognosi riservata al Gemerlli, a causa di un trauma occipitale. Il romeno, invece, ha riportato solo lievi contusioni agli arti inferiori e superiori giudicati guaribili in 5 giorni.

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