ROMA – “Venite, ci sono due ladri che stanno rubando in un appartamento”. Un vicino di casa al telefono con il 113 ha permesso l’arresto in flagrante dei ladri nell’abitazione davanti alla sua. All’interno della casa però la sorpresa: gli agenti hanno trovato dosi di cocaina. Il proprietario dell’appartamento si è difeso: “L’hanno lasciata i ladri”. Ma gli inquirenti non gli hanno creduto e ora indagano sulla vicenda.
Tutto inizia nel pomeriggio di domenica 15 giugno, quando un vicino di casa nota due ladri intrufolarsi nell’appartamento davanti al suo, scrive Marco De Risi sul Messaggero:
“L’uomo che ha chiamato la polizia è stato bravo a rimanere al telefono con un agente della sala operativa e fare la cronaca in tempo reale del furto descrivendo in modo minuzioso i movimenti dei malviventi permettendone così la cattura e il recupero della refurtiva. Ma c’è stato un colpo di scena. Gli agenti, durante il sopralluogo nell’appartamento appena svaligiato, hanno trovato della cocaina”.
Il proprietario della casa svaligiata si è difeso sostenendo che la droga fosse stata lasciata dai ladri:
“Sono in corso indagini per accertare di chi sia veramente lo stupefacente anche se, secondo gli investigatori, appare poco credibile che i malviventi a caccia di roba di valore abbiano abbandonato la cocaina. Il rocambolesco arresto si è verificato domenica pomeriggio in via Renato Cesarini, una strada poco distante da viale del Tintoretto. Verso le 18, un inquilino di uno stabile era affacciato alla finestra quando ha visto due giovani arrampicarsi sui balconi dello stabile. Pochi dubbi che si trattasse di ladri all’opera. Anche perchè i banditi avevano dei guanti proprio per non lasciare impronte”.
I due ladri sono stati arrestati:
“Si tratta di due bulgari di 23 e 15 anni. Il ladro maggiorenne è stato giudicato per direttissima. Arresto convalidato ma l’uomo è poi stato rilasciato. Resta il giallo della cocaina”.