ROMA – Da vicecomandante dei vigili di Roma a dirigente del VII gruppo municipale al Tuscolano. In Comune a Roma è in corso una guerra, guerra con donne protagoniste, per i posti da dirigente dei Vigili urbani. Con una email in posta elettronica certificata, il sindaco Ignazio Marino ha comunicato a Donatella Scafati, vicecomandante dei vigili dai tempi del sindaco Veltroni, il suo nuovo incarico.
Una destituzione per i sindacati, secondo i quali la Scafati è stata degradata. Al suo posto Raffaella Modaferri, proveniente dal VII gruppo che proprio la Scafati andrà a dirigere. Il cambio sembra sia stato sollecitato dal nuovo comandante dei vigili, Raffaele Clemente. Il Corriere della Sera ricostruisce il clima avvelenato delle nuove nomine:
I vigili urbani sono arrabbiati e attaccano il neo comandante Raffaele Clemente per aver chiesto e ottenuto dal sindaco Ignazio Marino il cambio di uno dei suoi vice: Raffaella Modafferi al posto di Donatella Scafati che ha già incassato la solidarietà dei vertici del Pd cittadino e di molti settori del Corpo. «Non si è trattato di un avvicendamento, è stata degradata», accusa Stefano Lulli, segretario dell’Ospol, fra i sindacati più decisi ad arrivare allo sciopero dei pizzardoni. Ma fra i vigili c’è preoccupazione anche perché la rimozione della Scafati, assegnata per ora al VII Gruppo, quello che era della Modafferi, potrebbe essere soltanto la prima decisione di una rimpasto più ampio che potrebbe coinvolgere tutti i dirigenti della Municipale.
Giovanna Vitale su Repubblica, il 28 novembre, parla anche di una “zarina” che avrebbe ispirato il cambio.
“Ovvero Rossella Materazzo, pure lei poliziotta e vicecapo di gabinetto del sindaco. La quale avrebbe da subito per in antipatia la numero 2 dei caschi bianchi (Donatella Scafati, ndr), donna in divisa come lei, per la sua popolarità all’interno del Corpo e la stima degli interlocutori istituzionali, dal prefetto alle Forze dell’Ordine”.
La “guerra rosa” tra Comune e Vigili ha però compattato i sindacati che organizzano la protesta, scrive il Corriere della Sera:
Duro Mauro Cordova, presidente dell’Arvu – l’associazione che raggruppa più di 5 mila agenti – «contrario alla nomina della Modafferi, vogliamo organizzare un girotondo di protesta attorno al Campidoglio» e ricorda quando nel settembre 2009 la nuova vice «fu scoperta a usare in modo improprio l’auto di servizio». E Marco Milani, coordinatore romano dell’Uglpl, annuncia «l’allestimento per oggi a largo Goldoni di un gazebo: visto che l’amministrazione non intende dialogare e confrontarsi con il sindacato, sarà il sindacato a dialogare e confrontarsi con i romani».