ROMA – Nel quartiere Trastevere a Roma c’è chi li chiama i “Vigili Mille euro”. Si allarga l’inchiesta sui vigili urbani della Capitale. “Una bella mazzetta e loro aggiustano, aiutano ed estorcono soldi per chiudere un occhio”, sussurra un negoziante intervistato dal quotidiano la Repubblica. Gli uomini della polizia municipale ora indagati dalla procura di Roma sono sei. Il futuro del Comandante dei vigili urbani di Roma, Angelo Giuliani, si deciderà oggi 29 febbraio. Il sindaco Gianni Alemanno incontrerà i titolari dell’inchiesta: previsto un altro faccia a faccia con il capo della polizia locale che da giorni vive tra indiscrezioni e smentite l’incubo di un suo presunto coinvolgimento nella vicenda che vede indagati per concussione alcuni vigili urbani del Primo Gruppo.
Il precedente. L’inchiesta avviata da alcuni mesi dalla Procura della Capitale al momento coinvolge 5 agenti della Municipale, del Primo Gruppo (quello competente per il centro storico), che in pochi mesi avrebbero costretto un imprenditore a versare 30mila euro per presunti abusi edilizi. E partendo da questo giro di mazzette gli inquirenti vogliono far luce su altri episodi.
Verificare se la richiesta di mazzette fatta da alcuni vigili urbani che operavano nei quartieri del centro storico di Roma fosse un “modus operandi” consolidato. Questo il compito che i pm della procura di Roma hanno affidato ai Carabinieri e che punterà a capire se ci sono altre vittime oltre al commerciante romano, Paolo Bernabei, proprietario di locali nella zona della movida di Trastevere, e un proprietario di un appartamento in via Natale Del Grande, sempre nello storico quartiere della Capitale, che avrebbe versato ai vigili una tangente da 12 mila euro per alcuni lavori abusivi.
Sul caso è intervenuto anche il presidente del I Municipio di Roma, Orlando Crosetti, che ha detto: “A gennaio un gruppo di proprietari di locali del centro storico mi ha raccontato di un mercato parallelo di licenze gestito da ”professionisti”. C’era a detta di Crosetti un vero e proprio tariffario: ”I commercianti mi hanno parlato anche di un tariffario: con cifre tra i 130 e i 150 mila euro si poteva acquistare e riattivare licenze di somministrazione bloccate o sospese – continua Corsetti – una parte della somma, tra i 20 mila e i 30 mila euro, veniva riscossa con assegni, il resto poi in nero. Non mi hanno mai detto che si trattasse di vigili urbani, ma io ho fatto una denuncia alla Guardia di Finanza. In un caso uno degli imprenditori, prima di pagare, venne in Municipio e si rese conto che la licenza che voleva acquistare in nero non sarebbe mai stata riattivata”.
Tra questi imprenditori c’è anche Vincenzo Conticello, titolare dell’Antica Focacceria (una sede a Roma dopo quella storica di Palermo) che da 6 anni vive sotto scorta per aver denunciato e testimoniato a Palermo nel 2006 contro i suoi estorsori. Conticello ”aveva denunciato che sedicenti intermediari gli avevano offerto l’acquisizione di licenze di esercizio per cifre dai 120mila ai 150mila euro -spiega Corsetti -. Le licenze attive, ma di fatto riferite a locali chiusi o inesistenti, si potevano trasferire in altri esercizi commerciali. Il tutto in contati e in nero, un evidente segno di riciclaggio del denaro”.
Il minisindaco sottolinea che ”nel I Municipio ci sono interessi legati al commercio che generano appetiti di tutti i tipi. Esistono strutture parallele al Municipio che monopolizzano il mercato”.
Sono sei, al momento, i vigili indagati per concussione dal pm Laura Condemi. Iscritto nel registro degli indagati anche un geometra. Nel registro non compare il nome del capo del corpo, Angelo Giuliani, che però potrebbe essere convocato a breve per essere ascoltato come persona informata sui fatti così come il capo del Primo Gruppo, Stefano Napoli. Sul comandante Giuliani si è scatenata un’altra bufera, anche se alle voci del rischio di un avvicendamento, il capo della polizia municipale ha replicato: ”Dimissioni? E perche’? Non sono mica Schettino”.
I pm avvieranno accertamenti anche per capire le ragioni del trasferimento di una trentina di agenti, appartenenti sempre allo stesso gruppo. In particolare chi indaga vuole accertare se tale iniziativa sia collegabile, come paventato oggi da alcuni quotidiani, a condotte di tipo illecito.
L’episodio denunciato, nello scorso giugno, da Bernabei, la cui società sponsorizza il circolo sportivo dei vigili, è relativo a richieste per 60 mila euro, parte dei quali, circa 30 mila, consegnati a fronte del minacciato pericolo di denunciare all’autorita’ giudiziaria un abuso edilizio compiuto all’interno di un magazzino in via della Luce: una veranda trasformata in stanza d’ufficio. Per questo episodio il titolare del magazzino e’ indagato per abuso edilizio. E nel registro degli indagati, per un’ipotesi di falso, e’ finito anche un geometra che ha curato le modifiche apportate al magazzino.