Roma. La Raggi cerca contadini per le fattorie del Comune. Ma non li trova

Roma. La Raggi cerca contadini per le fattorie del Comune. Ma non li trova (la Tenuta di Castel di Guido)

ROMA – Il Comune di Roma cerca 40 nuovi operatori agricoli da impiegare nelle fattorie di cui è proprietario, un buon posto di lavoro che però non sembra così appetibile come ci si aspetterebbe.

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Il nuovo bando segue quello della fine del 2017, risultato alla fine un flop: dei 24 posti disponibili ne sono stati assegnati solo 2, in 4 avevano risposto alla chiamata ma due di loro si sono defilati prima di mettere la firma sul contratto.

Fare il contadino, insomma, non soddisfa le ambizioni dei numerosissimi che cercano lavoro. Eppure la prospettiva sarebbe incoraggiante, tanto più che l’amministrazione Raggi è intenzionata a valorizzare il patrimonio agricolo della Capitale, ora in costante perdita e in rovina. Un patrimonio tutt’altro che disprezzabile, anche nell’ottica di un recupero dell’Agro romano.

La tenuta del Cavaliere, 80 ettari alla Bufalotta, poco fuori dal Raccordo anulare, e la tenuta di Castel di Guido, 2mila ettari sull’Aurelia disseminati di resti romani ed etruschi, che nel 2010 ha vinto l’ambito premio per il miglior Provolone della Capitale. Al netto di questo invidiabile successo, si tratta di aziende in pessimo stato, quanto a finanze – il buco è di 800mila euro l’anno – eppure la giunta di Virginia Raggi si è convinta a un disperato tentativo di rilancio: «L’agricoltura – sostiene la sindaca grillina – deve tornare al centro dell’agenda cittadina». Del resto l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, arrivato dalla riviera della Versilia quest’estate, ha confessato che qui nell’Urbe si sente un po’ «come Renato Pozzetto nel Ragazzo di campagna». (Lorenzo De Cicco, Il Messaggero)

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