ROMA – “Roma sono io. Armiamoci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città“. Diventa virale la proposta lanciata sabato pomeriggio, 25 luglio, su Twitter da Alessandro Gassmann e diventata in poche ore tra le più cliccate sui social network sotto l’hashtag #Romasonoio.
“Diamo un esempio di civiltà a chi ci governa ed a chi ci insulta”, scrive. “Bella l’idea ma se paghiamo le tasse – scrive un utente – spetta ad Ama non al civismo firmato Gassmann il decoro della città. Non scherziamo”.
Ad Alessandro Gassmann risponde il sindaco Ignazio Marino: “Apprezzo l’iniziativa #Romasonoio lanciata da @GassmanGassmann e grazie a @Retake_Roma per suo impegno quotidiano”. Poi in un post su Facebook il primo cittadino spiega: “Abbiamo rotto un monopolio che durava dal 1963, con la chiusura di Malagrotta, interrotto 58 bandi sospetti destinati al decoro e al verde pubblico, riportato in Ama efficienza e spirito di servizio. Non è ancora abbastanza, lo sappiamo, la città non è ancora pulita come dovrebbe. Ma il lavoro fatto, ripartendo dalle fondamenta, permetterà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi di vedere risultati concreti. Intanto ringrazio chi ogni giorno si impegna per prendersi cura della città, come RetakeRoma, e apprezzo molto l’iniziativa lanciata da Alessandro Gassmann. È importante il contributo di tutti, cittadini e istituzioni: insieme dobbiamo amare Roma e rispettarla a partire dai piccoli, grandi, gesti quotidiani”.
Tantissimi i commenti dei cittadini che appoggiano la proposta dell’attore. In molti pubblicano le foto della città sporca o dei cassonetti stracolmi. Ma c’è anche chi giudica con spirito critico l’iniziativa, che secondo alcuni si tradurrebbe in una “rinuncia all’impiego corretto delle tasse”.