CASERTA – “Lo amo da morire” ripete. Picchiata e presa a calci dal compagno per gelosia. Rosaria Aprea però dopo aver rischiato la vita – lunedì scorso ha subito l’asportazione della milza a causa delle botte prese – adesso vuole perdonare il compagno Antonio Caliendo:
“Non voleva farmi male. Ci amiamo e non vedevamo l’ora di andare a vivere insieme con nostro figlio”. L’amore, nonostante la “follia” del ragazzo Antonio Caliendo. All’addome hanno dovuto operarla due volte in poche ore: prima per asportarle la milza e poi per fermare una emorragia interna che se, fossero passati ancora pochi minuti, avrebbe potuto ucciderla. S
Solo qualche giorno fa Rosaria si sfogava: “No, non ci torno assieme. Non lo odio, provo rabbia.
Solo qualche giorno fa Rosaria raccontava: “Antonio non voleva che uscissi di casa senza di lui perché era geloso, abbiamo discusso, poi è passato subito alle vie di fatto. Mi ha colpita più volte, poi è arrivato quel calcio più forte alla pancia”. Amore, amore criminale. Femminicidio. Dov’è il confine? Quando si può perdonare e quando no?
Adesso Rosaria vuole perdonarlo: “Sto male al pensiero che sia rinchiuso in carcere. Non voglio che Antonio resti ancora lì dentro. Lo so che non si è reso conto di quello che mi ha fatto e voglio tornare con lui”. “Lo amo da morire” ripete. E forse è vero.
Non è la prima volta che Rosaria è pronta a perdonare Antonio. Delle numerose aggressioni raccontate agli inquirenti, solo in un caso la ragazza ha presentato denuncia per lesioni nei confronti del compagno: fu a Pesaro nel 2011, durante un concorso di bellezza cui stava partecipando. “Lo amo da morire” continua ad urlare e a ripetere Rosaria.
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