Rosario Dezio, consigliere comunale Pd si dimette: è accusato di aver massacrato un romeno Rosario Dezio, consigliere comunale Pd si dimette: è accusato di aver massacrato un romeno

Rosario Dezio, consigliere comunale Pd si dimette: è accusato di aver massacrato un romeno

Rosario Dezio, consigliere comunale Pd si dimette: è accusato di aver massacrato un romeno
Rosario Dezio, consigliere comunale Pd si dimette: è accusato di aver massacrato un romeno

RAGUSA – E’ accusato di aver massacrato un romeno: per questo Rosario Dezio, consigliere comunale del Pd a Vittoria (Ragusa), ha rassegnato le sue dimissioni dal comune e dal partito. Il politico è anche finito ai domiciliari. Avrebbe pestato brutalmente un dipendente della sua stessa azienda agricola: la sua colpa, avergli rubato una bombola di gas per scaldarsi.

In attesa delle decisioni della magistratura, Dezio ha voluto mettersi da parte per difendere la sua posizione senza coinvolgere istituzioni e partito. Lorenzo Scuderi, segretario cittadino del Pd fa sapere:

“Rosario Dezio con la sua decisione ha dimostrato rispetto per le istituzioni e per il partito. Fiduciosi che la magistratura scopra al più presto la verità, il Pd di Vittoria si dissocia da chi ha già messo in moto la macchina del fango. Il rispetto va dato a tutti, sia alle presunte vittime che al presunto aggressore fino a quando non ci sia la pronuncia di un giudice”.

Dezio, già consigliere comunale del Pd nella scorsa legislatura, era subentrato lo scorso mese di settembre in consiglio al dimissionario Fabio Nicosia, arrestato e poi rimesso in libertà, nell’ambito dell’inchiesta Exit poll della Dda di Catania per un presunto scambio di voto politico-mafioso.

Il brutale pestaggio sarebbe avvenuto qualche giorno fa, dopo che l’imprenditore agricolo avrebbe colto sul fatto due suoi operai romeni, che di notte a causa del forte freddo avevano rubato una bombola di sua proprietà. Uno dei due era riuscito a fuggire, mentre l’altro sarebbe stato fermato a suon di bastonate dall’imprenditore. Dezio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe anche imbracciato un fucile sparando un colpo in aria per intimidire l’operaio.

Come riporta il quotidiano la Repubblica:

Non soddisfatto, il giorno dopo lo ha raggiunto in un casolare abbandonato e lo ha sequestrato per ore all’interno dell’azienda chiudendolo in un garage: l’operaio, legato mani e piedi e appeso a una trave, è stato colpito con un bastone in tutto il corpo. La vittima ha riportato diverse fratture e lesioni guaribili in almeno 45 giorni. Insieme a lui altri romeni picchiati in modo meno grave.

Il 15 febbraio un romeno si era presentato al commissariato di Vittoria per denunciare Dezio per essere stato malmenato e riferire che altri due connazionali, rifugiatisi presso un casolare abbandonato, da lui utilizzato come dimora, erano stati ripetutamente picchiati e portati via con la forza dopo essere stati feriti gravemente dal titolare. Gli uomini della Squadra mobile e del commissariato si sono recati sul posto. Dentro uno degli immobili fatiscenti ricavate presso l’azienda è stato trovato nascosto sotto le coperte e dolorante un giovane rumeno terrorizzato. Immediatamente è stato richiesto l’invio in ospedale dei tre stranieri.

 

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