Litiga coi carabinieri: “Vaff… te e l’Italia”. Condannata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2016 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Litiga coi carabinieri: "Vaff... te e l'Italia". Condannata

Litiga coi carabinieri: “Vaff… te e l’Italia”. Condannata

ROVIGO – Litiga con il compagno in un locale pubblico vicino Rovigo e i carabinieri arrivano per placare gli animi. Simona Zappaterra non ha gradito l’arrivo degli agenti e così mentre uno di loro le chiedeva quanto avvenuto, la donna lo ha insultato. “Vaffanculo a te e tutta l’Italia“, ha detto la donna all’agente, ritrovandosi una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Denuncia per cui la donna è stata condannata.

La storia arriva da un locale pubblico di Santa Maria Maddalena, vicino Rovigo. Il Gazzettino scrive che la donna stava litigando con il compagno e all’arrivo degli agenti, ancora furibonda, ha aggredito verbalmente un carabiniere che faceva domande su quanto accaduto:

“La vicenda è poi sfociata in un processo e ieri quelle frasi pronunciate con rabbia nei confronti dei carabinieri le sono valse una sentenza di condanna da parte del giudice Valentina Verduci. La pena, sospesa, è di tre mesi. Il legale che difende la donna, l’avvocato Monica Malagutti, ha rimarcato come un peso importante per inquadrare i fatti avrebbe dovuto essere dato al momento di particolare agitazione della sua assistita quella sera. Una sera particolare nel corso della quale aveva appena discusso con il proprio compagno.

I carabinieri, infatti, l’hanno avvicinata proprio pochi istanti dopo che l’uomo se n’era andato via dal locale e la rabbia della donna era quindi più che comprensibile. Il suo sfogo, quindi, non era dettato da nessun intento di offendere gli uomini in divisa che l’avevano avvicinata, ma solo dal suo particolare stato di collera, dovuto a ben altri motivi.

L’avvocato Malagutti preannuncia già l’appello, confidando che in secondo grado la sentenza possa essere di piena assoluzione. In ogni caso, visto che sono già passati quattro anni, potrebbe essere anche la prescrizione ad intervenire cancellando così con un colpo di spugna tutta la vicenda”.