Ruby Bis, Pm: “Sapevano che era minorenne. Minetti, sesso a pagamento a Arcore”

Ruby, Karima el Mahroug
Ruby in aula (foto LaPresse)

MILANO – Silvio Berlusconi “uomo” lo giudicherà la storia ma Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti sapevano che Ruby era minorenne.  Lo sapeva Minetti che ad Arcore ha fatto “atti sessuali a pagamento”. Lo dice Antonio Sangermano il pm milanese che sostiene la pubblica accusa nel cosiddetto processo Ruby bis, quello che vede imputati proprio Mora, Fede e Minetti.

”I nostri imputati – spiega Sangermano nella sua requisitoria – sapevano che era minorenne”. Caustico il giudizio su Berlusconi che non è imputato nel Ruby bis: ”Ad altre sedi democratiche spettano i giudizi su Silvio Berlusconi, la vicenda di quest’ uomo la giudicheranno le urne e la storia, qua si tratteranno i profili comportamentali in relazione alla valenza probatoria in questo processo”.

Il resto della requisitoria di Sangermano è dedicato invece a Ruby. Secondo il pm ”ha tentato una impresa ragguardevole, e cioè di screditare se stessa”. Sangermano, quindi, nel descrivere la giovane ha parlato di ”immaturità e vulnerabilità”. Il pm nel descrivere la ragazza e il suo  comportamento in aula durante la sua testimonianza, ha spiegato che ”Ruby si è contraddetta”, aggiungendo che ”l’unico dato certo è che Ruby ha sempre negato di essersi prostituita e di avere avuto rapporti a pagamento con Silvio Berlusconi”.

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