Ruby, il pianista di Arcore: “Statua di Priapo c’era, ma era una bischerata”

Pubblicato il 11 Gennaio 2013 - 17:29 OLTRE 6 MESI FA
Statua di Priapo, per il pianista Mariani “una bischerata”

MILANO – Una “bischerata”. Così Danilo Mariani, pianista e cantante che si è esibito diverse volte nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore definisce la vicenda della statua di Priapo.  Mariani ne ha parlato in aula  citato dalle difese come testimone al processo “bis” sul caso Ruby a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

Mariani, davanti ai giudici della quinta sezione penale del tribunale presieduti da Annamaria Gatto, ha spiegato di aver visto ”questa statua con questo coso. L’ha portata un cameriere che aveva il padre che lavorava in Angola. Era una cosa simpatica”. Il pianista ha poi aggiunto che ”è stata passata” tra le ospiti ”ed è ritornata al cameriere che l’ha riposta. Quando passava – ha aggiunto – si facevano battute, era una bischerata, ma nessuna ha mai mimato un gesto di natura sessuale”.

Durante quella cena, che si è svolta alla fine di agosto 2010, ha inoltre affermato di aver visto Ambra Battilana e Chiara Danese, due delle giovani che ora si sono costituite parte civile.     Il teste, che è stato anche ripreso dal presidente del collegio (che con lui ha alzato la voce, ndr), ha raccontato di aver conosciuto in altre serate, tra le altre, Ruby, Minetti e anche Barbara Faggioli. Ha negato di aver visto spogliarelli ma ha ricordato che ‘‘si ballava durante i dopo cena” e che ”qualcuno lo faceva magari in modo più provocante. Ma mai nessun toccamento”. A suo dire le feste ad Arcore erano ripetitive ma niente di scandaloso.

Il racconto di Mariani, confermato dalla moglie sentita anche lei come testimone, contraddice quanto hanno sostenuto Ambra e Chiara, le quali hanno sempre dichiarato che quella sera le ospiti di Berlusconi si facevano passare di mano in mano la statua mimando rapporti sessuali orali. Ben diversa dalla versione delle due ragazze e delle altre pentite del bunga-bunga e’ anche quella data da un maggiordomo-cameriere che ha ribadito di non aver mai notato durante le serate ad le serate ad Arcore scene ”scabrose, atteggiamenti con finalita’ sessuale” o spogliarelli. ”si ballava ed alcune erano vestite da ballerina. C’erano spettacoli tipo Bagaglino, facevano balli come in discoteca e in tv”. Il processo e’ stato aggiornato al prossimo 25 gennaio, con la convocazione di una decina di testi della difesa Minetti, tra i quali Mariano Apicella. .