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Sacchetti bio per frutta e verdura: non è obbligatorio usarli (e quindi pagarli)

In quanti andando a fare spesa compriamo frutta e verdura e lo facciamo utilizzando i sacchetti bio che il supermercato ci mette a disposizione? Un po’ lo facciamo per comodità, un po’ perché pensiamo sia obbligatorio usarli quando poi pesiamo frutta e ortaggi. Quei sacchetti poi li paghiamo, pochi centesimi. Ma in realtà questo obbligo non c’è. Il Tar del Lazio infatti dice che non sussiste “alcun obbligo per il consumatore di comprare, e quindi pagare, i bio shopper messi a disposizione dalla distribuzione”, potendo “utilizzare contenitori autonomamente reperiti dal consumatore che siano idonei all’uso”. Tradotto: possiamo portarci i sacchetti da casa.

Sacchetti bio per frutta e verdura: la sentenza del Tar

Così il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto nel 2018 da Articolo 32-97- Associazione Italiana per i Diritti del Malato e del Cittadino. In contestazione c’erano una serie di Circolari ministeriali con le quali è stato previsto l’obbligo dell’utilizzo di bio shopper come imballaggio primario per i prodotti di gastronomia, macelleria, pescheria, frutta verdura e panetteria.

Secondo il Tar, “quanto ritenuto da parte ricorrente risulta infondato alla luce del parere del Consiglio di Stato del 29 marzo 2018 e della successiva circolare del Ministero della Salute del 27 aprile 2018, con i quali è stato chiarito che l’esercizio commerciale può vietare l’uso di contenitori per alimenti reperiti dal consumatore solo se non conformi alla normativa vigente o inidonei al contatto con gli alimenti”.

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