Salerno, cadavere carbonizzato: è stato massacrato di botte

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2014 - 00:04 OLTRE 6 MESI FA
Salerno, cadavere carbonizzato: è stato massacrato di botte

Salerno, cadavere carbonizzato: è stato massacrato di botte

SALERNO – E’ stato massacrato di botte fino alla morte per poi essere trasportato nel luogo dove è stato bruciato: è quanto è emerso dalla virtopsy, ovvero la tac tridimensionale, eseguita sul cadavere carbonizzato rinvenuto la notte fra martedì e mercoledì in un viottolo di località Occiano del comune di Montecorvino Rovella (Salerno).

L’esame effettuato nell’ospedale di Vallo della Lucania (Salerno) ha rivelato sui resti dell’uomo non ancora identificato numerose fratture al torace e alla base cranica.

L’esame, eseguito dal medico legale Adamo Maiese, ha accertato che il cadavere è di un uomo intorno ai 60 anni di età, di pelle chiara. Un’età approssimativa, poiché non è stato possibile stabilire al momento gli anni esatti per l’assenza di dentatura. Maggiori dettagli potranno venire dall’esame autoptico, fissato per sabato prossimo.

Anche dopo gli ultimi esami il caso si conferma di difficile soluzione per gli uomini del reparto operativo dei carabinieri del comando provinciale di Salerno, che stanno passando al setaccio gli ambienti degli emarginati che vivono nella zona di Salerno e provincia. Dai pochi elementi raccolti sul luogo del ritrovamento, gli investigatori ritengono possa trattarsi di una persona senza fissa dimora, forse lavoratore agricolo saltuario e probabilmente senza legami sul territorio, dal momento che non risultano denunce di scomparsi riferibili all’uomo ritrovato carbonizzato. Il cadavere è stato trovato da un pastore che passava nella zona; aveva pantaloni di tuta ginnica e una canottiera.

Gli inquirenti sono certi che l’uomo sia giunto già morto sul luogo del ritrovamento, dove è stato poi dato alle fiamme. Al collo, ai polsi e alle caviglie, sono stati trovati dei fili elettrici. Il volto sfigurato era stato incappucciato con una busta di cellophane, il corpo era avvolto in un sacco molto capiente del tipo usato per l’immondizia. I carabinieri hanno ascoltato i proprietari dei terreni del luogo dei ritrovamento, pastori e frequentatori della zona, senza riuscire però a raccogliere elementi utili per chiarire il giallo.