CUNEO – “Mi sento offeso da chi difende Valter Giordano“. Il padre di una delle due studentesse oggetto dell’accusa di abusi sessuali rivolta al professore del liceo psico-pedagogico di Saluzzo commenta così la vicenda. L’uomo ha spiegato di sentirsi offeso dai colleghi che lo difendono, perché “un bravo docente non avrebbe abusato di mia figlia”.
Pierangelo Sapegno lo ha intervistato per La Stampa, ma l’identità di padre e figlia rimangono celate. A Sapegno il papà della ragazza spiega di aver conosciuto il professor Giordano ai colloqui con i docenti e dice:
“«Mah! Che cosa penso? Dalla mia parte, io credo che lui si sia creato un’aureola, che sia stato molto in gamba a darsi un’immagine di una persona perbene e di un bravo professore. Ma la realtà è diversa. Non è così facile essere una persona perbene e un bravo professore, e se uno lo è davvero non approfitta della sua cattedra e del suo potere».
Giordano, secondo l’uomo, “dava l’idea di uno che protegge molto gli alunni”, ma comunque di un professore normale, come tutti gli altri. Anche la figlia, spiega l’uomo, non è altro che una ragazza normale
“con i problemi e le insicurezze di tutte le ragazze della sua età. E quand’era minorenne aveva anche le debolezze di una minorenne. Anche questo rientra nella normalità. Però, lasciamola fuori mia figlia. Voi dovete fare molta attenzione a quello che scrivete e a come lo scrivete. Non fate cazzate. Lasciamole fuori, le ragazze”.
Nonostante la complicata vicenda e le accuse pesanti, supportate da mail ed sms, famiglia, colleghi ed ex alunni continuano a difendere il professore e il papà di una delle studentesse si è sentito offeso:
“«Perché sembrava come se fosse colpa degli altri. Perché succede sempre così. Perché se uno non ha colpa, ci dev’essere un colpevole per forza, anche se non lo si dice. Lo sanno bene tutti, e quelli che leggono o ascoltano quelle cose, alla fine lo pensano. Uno le proprie colpe se le deve prendere»”.
Una relazione clandestina di questo tipo, per il padre della ragazza, implica qualcosa di “malvagio”:
“«Io dico che se queste storie si fanno alla luce del sole, è una cosa. Quando invece tutto si svolge in maniera clandestina, vuol dire che è un’altra cosa, che si vuole nascondere qualcosa perché è vietato, perché è un peccato. E qui parliamo solo del secondo caso. Io ho sentito molte persone. E se si arriva a certe accuse vuol dire che c’è stato qualcosa di malvagio. Ecco. Malvagio»”.
Per l’uomo la colpa più grave è l’abuso del potere e della posizione che un professore ricopre, ma quello che si augura il papà è che Giordano sia innocente e che tutta questa storia possa finire presto:
“«No, guardi, non mi ha capito. Io mi auguro che il professore sia innocente. È una cosa che non doveva succedere. E purtroppo è successa. Ma non vorrei essere al suo posto, non vorrei mai pensare di aver dannato l’esistenza di un’altra persona. Io spero davvero che lui sia innocente…»”.
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