Salvatore Buzzi alla cena di Renzi. Il Pd non può rivelare i nomi degli amici

Salvatore Buzzi alla cena di Renzi. Il Pd non può rivelare i nomi degli amici
Salvatore Buzzi alla cena di Renzi. Il Pd non può rivelare i nomi degli amici

ROMA – Salvatore Buzzi alla cena di Renzi. Il Pd non può rivelare i nomi degli amici. I dirigenti del Partito Democratico non possono fare i nomi dei partecipanti alla cena di finanziamento organizzata i 7 novembre da Matteo Renzi all’Eur di Roma. La cena cui, previo pagamento di 10mila euro sborsati dalla Cooperativa 29 giugno, parteciparono anche personaggi finiti nell’inchiesta Mafia Capitale. Due le notizie che riferisce Il Fatto Quotidiano al proposito.

Primo, la legge sulla privacy non consente di rivelare per intero al Pd i nomi dei finanziatori delle cene, così come per quelli della Leopolda. Secondo, Massimo Carminati, presunto capo della cupola di Mafia Capitale, secondo Claudio Bolla (braccio destro di quel Salvatore Buzzi indicato come tesoriere della holding di Carminati) sarebbe stato iscritto tra i soci della cooperativa guidata da Buzzi.

Lo stesso Matteo Orfini, presidente del Pd, e ora anche commissario del partito romano, lunedì sera a Piazza pulita ammetteva che sarebbe importante rendere pubblici gli elenchi. E sottolineava come questa vicenda metta in luce tutte le falle del finanziamento privato alla politica, una volta che si è deciso di rinunciare a quello pubblico. Insomma, uno dei cavalli di battaglia del Pd secondo Renzi mostra tutte le problematiche del caso: come controllare chi paga il partito? E come stabilire chi può e non può farlo?

Non solo: come evitare di incorrere nel reato di traffico di influenza, introdotto dalla Severino? Sulla presenza di Buzzi ai tavoli di Roma l’imbarazzo dei dem diventa stellare. Francesco Bonifazi, il tesoriere affermava in un tweet: “Buzzi non ha dato un euro al @pdnetwork nazionale” . E adesso, ora che Claudio Bolla, il braccio destro di Buzzi, sostiene che invece lui ha pagato per sé e per chi era con lui, ribadisce: “Buzzi non ha pagato al Pd nazionale”. Perché, spiegano dai vertici del Nazareno, quattro o cinque tavoli erano appaltati al Pd Roma. Impossibile, però, avere risposte dal partito locale su chi ci fosse. “Non so niente”, dice il tesoriere Carlo Cotticelli. Poi, corregge il tiro: “Sono commissariato. Non sono tenuto a parlare”. (Wanda Marra, Il Messaggero)

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