Salvatore Buzzi, sms: “Buon 2013 pieno di monnezza, profughi, immigrati…”

Salvatore Buzzi, sms: "Buon 2013 pieno di monnezza, profughi, immigrati..."
Salvatore Buzzi, sms: “Buon 2013 pieno di monnezza, profughi, immigrati…”

ROMA – Salvatore Buzzi, sms: “Buon 2013 pieno di monnezza, profughi, immigrati…”. Tra le varie intercettazioni dell’inchiesta Terra di mezzo sulle attività della presunta holding criminale Mafia Capitale ce è un sms di auguri che, quanto a cinismo esibito, riporta a quella frase, “stanotte ridevo” di un membro della cosiddetta cricca il giorno del terremoto di L’Aquila.

All’alba del 2013, il 1 gennaio alle 14 e 29 Salvatore Buzzi, a capo della cooperativa 29 giugno, invia questo messaggio: “Speriamo che il 2013 sia in anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare e magari con qualche bufera di neve: evviva la cooperazione socialee” (errori nel testo, ndr.).

Alla luce degli sviluppi giudiziari successivi, il coinvolgimento con Massimo Carminati e il network con la ‘ndrangheta per gestire le emergenze abitative, i campi rom e l’accoglienza ai rifugiati, le parole di Buzzi assumono un significato inquietante.

Tanto più che lo stesso Buzzi aveva già spiegato, in un’altra intercettazione, il valore del business messo in piedi: ” Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende di meno”. Emergenze sociali e disastri ambientali erano letteralmente il pane quotidiano della cooperativa che, sfruttando le procedure d’emergenza (appalti senza controlli) e oliando i funzionari del Comune, incassava lucrative commesse.

Anche sulla grande nevicata che colpì Roma nel febbraio 2012 il gruppo aveva lucrato centinaia di migliaia di euro: l’ex detenuto divenuto un simbolo delle cooperative romane spiega in un altro colloquio che per partecipare alla gestione di quell’emergenza aveva concordato una tangente di 40.000 euro per Claudio Turella, il funzionario del Comune al quale gli investigatori hanno trovato oltre 500.000 euro in contanti. (Giovanni Bianconi, Corriere della Sera)

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