Salvatore Scino, consigliere vicino a Matteo Renzi, condannato. Dimissioni?

Salvatore Scino, consigliere vicino a Matteo Renzi, condannato. Dimissioni?
Palazzo Vecchio a Firenze

FIRENZE – Salvatore Scino, vicepresidente del consiglio comunale di Firenze, vicino al sindaco Matteo Renzi, è stato condannato a sei mesi per falso ideologico. E l’opposizione ne chiede le dimissioni, ricordando che Renzi stesso le ha chieste per la ministra Anna Maria Cancellieri.

La condanna di Scino, riferisce Marco Gasperetti sul Corriere della Sera, arriva insieme a quella di altre 19 persone in un’inchiesta sui favoritismi urbani. L’accusa è di aver concesso, tra il 2007 e il 2009, una corsia preferenziale per l’aggiudicazione dei lavori pubblici alla società privata Quadra.  

Tra i condannati ci sono Alberto Formigli, ex capogruppo del Pd al Comune di Firenze, già presidente della commissione urbanistica (tre anni e nove mesi), Roberto Bartoloni, ex presidente dell’ordine degli architetti toscani (quattro anni e sei mesi) e Giovanni Benedetti e Bruno Ciolli, ex responsabili dell’ufficio edilizia privata del Comune (cinque anni).

Ma la vicenda più scottante dal punto di vista politico è quella di Scino. Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, domanda: “Il suo padrino politico lo difende o finalmente ne chiede la testa?”. Il consigliere comunale della Lega Mario Razzanelli si dice colpito  dal comportamento del sindaco “così solerte a chiedere le dimissioni della Cancellieri per una ‘telefonata di troppo’, ma non altrettanto pronto a formulare identica richiesta all’esponente del suo partito”, riporta Gasperetti. Il consigliere comunale del Pdl Francesco Bonifazi preferisce parlare prima con il proprio gruppo, ma precisa: “Essendo Salvatore uomo delle istituzioni ci immaginiamo che alla prima riunione decida di fare un passo indietro, dando le sue dimissioni”.

 

 

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