ROMA – Matteo Salvini risponde a Ilaria Cucchi: “Lo Stato chiederà scusa nei fatti, punendo i colpevoli”. Il ministro dell’Interno tiene il punto dopo che la sorella di Stefano aveva detto che sarebbe andata al Viminale solo dopo che Salvini si fosse scusato con la sua famiglia. Il caso Cucchi si è riaperto, con una inchiesta per insabbiamento, dopo la denuncia di Francesco Tedesco, il carabiniere che ha denunciato i colleghi per il presunto pestaggio avvenuto la sera dell’arresto di Cucchi.
“Il Viminale è aperto a tutti”, ha ribadito il ministro in una intervista a L’Unione Sarda, “in primis a chi ha subito un lutto o un torto. La sorella, la famiglia, i parenti e gli amici sono i benvenuti. Se lo Stato ha sbagliato chiederà scusa nei fatti punendo i colpevoli e risarcendo i colpiti”.
Intanto Giovanni Nistri, comandante generale dell’Arma dei carabinieri, è stato intervistato su Radio Capital da Massimo Giannini sul caso Cucchi: “Forse si è aperto uno spiraglio di luce: mi sembra che sia la prima volta che un militare di quelli presenti quella sera ha riferito la sua verità, che ora dovrà passare al vaglio dell’autorità giudiziaria, ma noi siamo al fianco dell’autorità giudiziaria, perché è ora che siano accertate tutte le cause e le dinamiche di quanto successe quella sera”.
“Quei carabinieri sono stati sospesi e nel momento in cui saranno accertate le responsabilità, l’Arma prenderà le decisioni che le competono”, fino alla “destituzione: non vogliamo guarderemo in faccia a nessuno”. Nistri sottolinea però che parlare di “violenza di Stato è una sintesi giornalistica, ma non si tratta di una violenza dello Stato ma di alcuni appartenenti dello Stato: lo Stato non può essere chiamato come responsabile della irresponsabilità di qualcuno”.
“L’Arma si scusa sempre quando alcuni dei suoi componenti sbagliano e viene accertato che vengono meno al proprio dovere. Ci sono episodi esecrabili per i quali l’Arma si deve scusare, non come istituzione, ma perché alcuni suoi componenti infedeli sono venuti meno al proprio dovere anche nei confronti dell’Arma stessa”.
“Ho già avuto modo di vedere Ilaria Cucchi e il suo avvocato in un’altra occasione – ha aggiunto, rispondendo alla domanda se incontrerà la sorella di Stefano – e non ho alcun motivo per non incontrarla di nuovo, qualora ritenga opportuno un nuovo incontro”.