Saman Abbas, il padre: “Mia figlia è viva”. Oggi nuovo sopralluogo per il recupero dei resti nel casolare

Shabbar è accusato dalla Procura di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Gaetano Calogero Paci e dai carabinieri di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con altri quattro familiari.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2022 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA
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Saman Abbas, il padre: “Mia figlia è viva”. Oggi nuovo sopralluogo per il recupero dei resti nel casolare

Saman Abbas sarebbe viva secondo la testimonianza del padre Shabbar davanti al giudice in Pakistan. L’uomo è accusato dalla procura di Reggio Emilia di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con altri quattro familiari per la scomparsa della 18enne, avvenuta a Novellara (Reggio Emilia) la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. L’udienza si è tenuta a Islamabad e l’uomo era con l’avvocato, al quale sono stati concessi 7 giorni per prendere visione della documentazione arrivata dall’Italia. Per Shabbar l’Italia ha chiesto l’estradizione.

Saman, le operazioni per recuperare il corpo

Si è concluso il sopralluogo dei periti nel luogo dove potrebbe essere sepolta la 18enne e le operazioni riprenderanno stamattina, 25 novembre, alle 10. Il cadavere è stato trovato venerdì in una buca a una profondità di oltre due metri, in un edificio diroccato non lontano dalla casa dove viveva la famiglia pachistana.

Il sopralluogo eseguito mercoledì non lascia dubbi sulla presenza di resti umani e quasi certamente sono di Saman Abbas. A fornire le indicazioni su dove recuperare il cadavere, a lungo cercato dagli inquirenti, è stato lo zio Danish Hasnain: l’uomo è ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. I resti non sono in un sacco e questo rende molto complicato il recupero. Sul posto è stato effettuato un sopralluogo coordinato dalla dottoressa Cristina Cattaneo. Con lei c’erano avvocati e consulenti di parte, i vigili del fuoco, oltre al sostituto procuratore Laura Galli e le forze dell’ordine.

Ancora latitante la madre

In relazione al rudere in cui sono stati localizzati resti umani, il difensore dello zio Danish ha detto che “la collaborazione c’è stata e lo dice l’atto del verbale di rinvenimento del cadavere, con la sua presenza in loco, messo a disposizione dalla Procura per noi difensori”. Il legale conferma che è stato il suo assistito Danish Hasnain a indicare il luogo dell’occultamento del corpo. Intanto, continuano le ricerche di Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas, latitante dal primo maggio 2021.

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