San Filippo Neri, embrioni persi. Ospedale: "Noi parte lesa"

ROMA – ''In questa vicenda, che e' di una gravita' unica, deve essere ben chiara una cosa: il San Filippo Neri e' parte lesa''.

Ad affermarlo il direttore generale del San Filippo Neri di Roma, Domenico Alessio, in merito all'incidente nel centro di Procreazione medicalmente assistita.

Alessio, che si e' rivolto alla magistratura, esclude responsabilita' da parte dell'Azienda ospedaliera, asserendo che essa e' ''esclusiva'' della ditta dell'impianto di crioconservazione, sempre la stessa dal 2007-2008, da quando cioe' e' nato il centro di Pma.

E si rivolge alle coppie: ''Tutta mia mia solidarieta' – dice Alessio – nella direzione generale troveranno la massima disponibilita' per venire incontro a tutte le problematiche che queste coppie potranno avere. Vengano tranquillamente da me e troveranno un alleato e non una controparte, perche' io, come loro, sono parte lesa da questa vicenda''.

''Una cosa e' certa – spiega il dirigente – la ditta, che e' l'azienda leader di questo settore, quella che detiene il 95% del mercato, e' responsabile della conduzione, della manutenzione e del controllo dell'impianto di crioconservazione. Alla ditta ho fatto una contestazione precisa e puntuale, e sono quattro giorni che aspetto da loro una relazione, ma non ho ancora ottenuto alcuna risposta, e' una cosa incredibile. Da quando e' nato il centro non e' mai successo nulla di simile, e' un fatto inimmaginabile''.

A quanto e' nella conoscenza del direttore generale, l'ultima volta che i tecnici della ditta hanno visto l'impianto e' stato lo scorso 21 marzo, per un rifornimento. Il controllo dell' impianto avviene, ha spiegato il medico, attraverso un allarme remoto che scatta qualora qualcosa non vada per il verso giusto. La mattina del 27 scatta l'allarme, e alle 10,30, a quanto riporta Alessio, i tecnici della ditta segnalano al dirigente del Centro l'aumento della temperatura all'impianto dell'azoto liquido.

''Sto ancora aspettando la relazione da parte della ditta che spieghi cosa e' successo – conclude Alessio – quando l'avro' potremo discuterne''.

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