SIENA – Un detenuto ha dato fuoco al materasso della sua cella per protesta nel pomeriggio del 7 novembre nel carcere di San Gimignano, in provincia di Siena, e tre agenti della polizia penitenziaria sono rimasti intossicati dal fumo.
A riferire in una nota quanto accaduto è stato il sindacato Osapp, spiegando che il detenuto di origine tunisina si trovava ne reparto di media sicurezza del penitenziario e ha dato il via a una protesta “contro le decisioni del consiglio di disciplina” ingerendo “due batterie e una tronchesina per le unghie. Successivamente, il detenuto, si auto procurava delle ferite da taglio e dava fuoco al materasso”. I tre agenti “hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche presso il pronto soccorso”.
“A rimetterci è soltanto la polizia penitenziaria unico baluardo della legalità nelle carceri che come sempre paga un prezzo altissimo in termini di aggressioni e situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza penitenziaria” commenta Leo Beneduci, segretario generale Osapp, che parla di “una amministrazione penitenziaria alla deriva. È di tutta evidenza la necessità di dotare gli Agenti di idonei strumenti per poter intervenire nelle gravi situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza. Si dovrà provvedere, senza ulteriori ritardi, a dotare il personale di Polizia Penitenziaria di idonei strumenti tesi a fronteggiare la grave escalation delle aggressioni”.