San Nazario (Vicenza), tentano di segare l’autovelox ma si feriscono, tracce di sangue

L'autovelox della discordia
L’autovelox della discordia

VICENZA – Per qualcuno vandali, per qualcun altro eroi (più o meno). E’ la triste storia di un gruppo di amici, di persone che a Rivalta di San Nazario (Vicenza) nella notte di domenica (8 settembre) ha cercato di segare  il braccio metallico che sostiene l’autovelox o meglio, il traffiphot. Sarà stata l’altezza elevata, i cespugli, una macchina sbucata all’improvviso ma qualcosa è andato storto perché vicino all’apparecchio sono state trovate macchie di sangue mentre l’autovelox, malgrado le’ ferite’, ha resistito all’attacco.

L’autovelox in questione da anni è al centro di polemiche a San Nazario prima per il suo mancato utilizzo, nonostante un rilevante impegno economico, e poi, dopo l’attivazione, per le modalità di utilizzo e la sua dislocazione. “L’apparecchiatura di Rivalta sta confermando una elevata violazione dei limiti di velocità e pertanto la sua messa in funzione costituisce un sicuro deterrente e una efficace azione di prevenzione in un tratto di strada molto pericoloso” ha dichiarato il sindaco di San Nazario, Gianni Ceccon.

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