San Raffaele: da Rotelli offerta di 300 mln per salvarlo

MILANO – Il gruppo ospedaliere San Donato di Giuseppe Rotelli scende in campo per il salvataggio del San Raffaele proprio nel giorno in cui Don Luigi Verzè è morto.

Da quanto si e’ appreso l’imprenditore ha presentato un’offerta da 300 milioni, di 50 mln superiore a quella targata Ior-Malacalza, nella gara all’interno del concodato preventivo. Non e’ arrivata invece l’offerta del gruppo Humanitas.

Da quanto si e’ saputo, dopo la chiusura del termine per le offerte fissato alle 12 di oggi, sul tavolo c’e dunque solo l’offerta di Rotelli alternativa rispetto a quella Ior-Malacalza. In questi minuti, da quanto si e’ appreso, si sta ancora verificando formalmente e tecnicamente l’offerta di Rotelli in uno studio notarile milanese, dove e’ avvenuta l’apertura delle buste.

I giudici fallimentari di Milano, presieduti da Filippo Lamanna, quando lo scorso ottobre hanno ammesso al concordato preventivo il San Raffaele hanno indicato nel loro provvedimento che era necessario che si aprisse una gara ad altri offerenti per evitare il conflitto di interessi che si era creato tra il nuovo cda e la cordata Ior-Malacalza. Era necessario che le nuove offerte andassero sopra di 50 milioni a quella di 250 milioni della Santa sede e dell’imprenditore genovese. Cosi’ ha fatto il Gruppo Rotelli.

Ora c’e’ tempo fino al 5 gennaio prossimo per il rilancio delle offerte. Quindi sia Ior-Malacalza che il polo San Donato potranno partecipare alle fasi di rilancio e fino al 5 gennaio potrebbero in teoria anche entrare dei nuovi soggetti con offerte superiori ai 300 milioni di euro, come potrebbe fare quindi anche il Gruppo Humanitas.    Il termine successivo e’ quello del 10 gennaio: entro questa data la cordata Ior-Malacalza potrebbe far valere il suo diritto di prelazione pareggiando l’offerta piu’ alta presentata e rilevando cosi’ la newco per salvare il gruppo ospedaliero.

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