San Raffaele, il testimone: "Cal prima del suicidio mi chiese il dossier aerei"

MILANO, 23 NOV – Una settimana prima di suicidarsi, Mario Cal, il vicepresidente del San Raffaele, che si e' tolto la vita lo scorso luglio, chiese a una sua collaboratrice ''di mettere a posto e ricostruire la vicenda degli aerei''. Lo ha raccontato ai pm di Milano una delle sue segretarie e la testimonianza viene riportata nella parte dell'ordinanza del gip di Milano, Vincenzo Tutinelli, nella quale si parla delle ''operazioni di compravendita'' di aerei, che hanno contribuito ''sensibilmente ad aggravare la situazione di dissesto finanziario'' dell'ospedale.

''Sull'operazione Assion (societa' riconducibile a Piero Dacco' che tratto' l'acquisto degli aerei, ndr) – scrive il gip – oggetto di interesse investigativo, in relazione alle ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor e del successivo riciclaggio dei fondi neri, anche Mario Cal era particolarmente sensibile, tant'e' che poco prima del suicidio chiese ai propri collaboratori di ricostruire dettagliatamente l'intera vicenda''.

Una delle due segretarie di Cal, sentita dai pm lo scorso 18 agosto, ha spiegato che ''mettendo a posto i carteggi ho visto che la Fondazione ha trattato una serie di velivoli, non saprei dire quali. Posso invece ricordare con chiarezza – ha aggiunto – che una settimana prima del suicidio il dottor Cal ha chiesto alla dottoressa Zacchia di mettere a posto e ricostruire la vicenda degli aerei o comunque quello che ricordo come 'argomento Assion'''.

Inoltre, scrive il gip, ''pochi giorni prima del suicidio di Cal, questi aveva selezionato alcuni documenti del suo ufficio collocandoli in scatoloni poi consegnati a Danilo Donati (responsabile sicurezza dell'ospedale, ndr)''. Scatoloni, contenenti anche alcune ''rubriche'', consegnate poi da Donati agli inquirenti.

Gestione cookie