ROMA – ''In Italia c'e' un incremento di denunce contro i medici, soprattutto penali, del 10% all'anno, per un totale di 40 mila contenziosi all'anno, nettamente al di sopra della media europea''. Lo afferma Paolo Arbarello, presidente della Societa' Italiana di Medicina Legale e delle assicurazioni (Simla), chiudendo i lavori della quindicesima edizione della Giornate medico legali romane ed europee.
''Il 90% di queste denunce – aggiunge – si conclude con assoluzioni o archiviazioni. A questo si aggiunge un altro problema molto rilevante: ormai le compagnie di assicurazione ormai non coprono piu' ne' gli ospedali, ne' i medici''.
In sostanza, le assicurazioni non partecipano piu' alle gare d'appalto organizzate dagli ospedali, lasciando scoperta la struttura, nel caso in cui debbano coprire dei risarcimenti.
''Occorrerebbe una misura che istituisca l'obbligatorieta' di assicurazione per ospedali e medici, esattamente come e' stato fatto per le RC auto''.
In particolare, Arbarello fa sapere che poli ospedalieri come il Policlinico Umberto I, l'ospedale Sant'Andrea e il Bambino Gesu', nel Lazio e il Careggi di Firenze sono in ''regime di autotutela'' ovvero senza assicurazione.
Gli ambiti ospedalieri nei quali si registra il maggior numero di denunce sono ''l'ortopedia, l'ostetricia, la chirurgia generale e il Pronto Soccorso''.