Sanità, Asl: "Solo 1/3 codici 'bianchi' paga ticket"

ROMA – In molte Regioni dove il ticket da pagare in Pronto Soccorso per i cosiddetti 'codici Bianchi' gia' si applicava, a prescindere dall'inserimento del provvedimento in Manovra economica, gli stessi codici sono notevolmente diminuiti, al punto che a pagarli ''sono solo il 30%'' di quelli che in realta' dovrebbero. E' la stima fatta dal presidente della Fiaso, Giovanni Monchiero.

''Non e' nostro compito dire se sia giusto o no far pagare i ticket – ha precisato il presidente della Federazione italiana delle Aziende sanitarie e Ospedaliere a margine di un incontro sui costi standard all'Accademia dei Lincei – ma in realta' nelle Regioni che gia' lo applicavano, e sono molte, e' stato sino ad oggi praticamente eluso, mentre un ulteriore aggravio dei ticket sulle visite rischia di rendere le nostre prestazioni economicamente piu' care di quelle del privato low cost. E questo sicuramente – ha aggiunto ironicamente – contribuira' ad abbattere il problema delle liste di attesa''.

Tutto questo avviene, ha proseguito Monchiero, ''intanto perche' i medici per non far pagare il ticket hanno classificato 'verdi' i codici che erano 'bianchi', e poi perche' molte delle categorie che frequentano i Pronto Soccorso sono esenti''. Ad esempio, prosegue il presidente Fiaso, ''ho sentito stamattina che nella Asl di Milano paga il ticket 1/3 dei codici Bianchi, e posso dire che il dato e' verosimile perche' coincide con quello della mia Asl''. In generale, ha concluso, ''in media i codici bianchi dovrebbero essere non sotto il 40%, ma nella realta' sono pochissimi, e stranamente diminuiscono nelle Regioni in cui si paga''.

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