Fondazione Maugeri, “fondi neri per 56 milioni”. Sei arresti

MILANO – L’ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Antonio Simone (con la Dc nei primi anni ’90 e figura di spicco di Comunione e Liberazione) e altre 5 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla Fondazione Maugeri da cui sarebbero stati distratti 56 milioni. L’inchiesta nasce da un filone secondario della vicenda giudiziaria nata in seguito al suicidio del vicepresidente del San Raffaele Mario Cal e relativo appunto a sette milioni di fondi neri affidati in contanti al mediatore Piero Daccò.

I nuovi arresti spostano l’asse dell’inchiesta della Procura di Milano su un altro colosso della sanità, la Fondazione Maugeri, di base a Pavia ma con articolazioni in tutta Italia. Il gip Vincenzo Tutinelli ha ordinato l’arresto, per associazione a delinquere, oltre che di Simone, anche di Piero Daccò, già in carcere dal 15 novembre scorso per il caso San Raffaele, del dirigente della Fondazione Maugieri Costantino Passerino, del suo consulente Massimo Mozzali e del commercialista milanese Massimo Claudio. Indagato anche il patron della Fondazione, Salvatore Maugeri.

A portare i magistrati a ipotizzare una distrazione di 56 milioni di euro dalla Fondazione Maugeri sono stati gli accertamenti sui conti bancari degli indagati, in particolare quello di Dacco’ nell’indagine sul dissesto del San Raffaele.

Scrive il Corriere della Sera: “Sulla base delle ricostruzioni contabili operate dalle sezione di polizia giudiziaria della Procura tra i conti di Madeira, Malta, Lussemburgo, Svizzera, Austria e Stati Uniti, i pm Laura Pedio, Antonio Pastore, Luigi Orsi e Gaetano Ruta contestano a tutti gli arrestati l’associazione a delinquere, a Simone anche il riciclaggio, a Daccò l’appropriazione indebilta e l’intestazione fittizia di beni”.

Intanto, per il primario filone d’inchiesta, quello sul “Sistema San Raffaele”,  la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di 7 persone, tra cui l’uomo d’affari Pierangelo Daccò, l’ex direttore amministrativo del San Raffaele Mario Valsecchi, e gli imprenditori Zammarchi, accusate a vario titolo di associazione per delinquere e bancarotta nell’ambito dell’inchiesta con al centro il dissesto finanziario del gruppo ospedaliero. L’udienza preliminare, come hanno riferito fonti legali, si aprira’ il prossimo 26 aprile davanti al gup Maria Cristina Mannocci.

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