Sanità, morte Alfiero Barbi: 18 persone in giudizio

Diciotto persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Siena con l’accusa di omicidio colposo al termine dell’inchiesta sulla morte di Alfiero Barbi, il paziente di 72 anni deceduto il 28 febbraio 2007 nella sala angiografica del policlinico le Scotte di Siena: secondo l’accusa, la morte fu causata da uno scambio di tubi dei gas medicali. Sempre secondo l’accusa, dopo il decesso nella struttura ci sarebbe stato un tentativo di manomissione mirato a nascondere lo scambio di tubi.

Il gup ha invece prosciolto due dei venti indagati: Giuseppe Gullì, rappresentante della ditta appaltatrice, e Giuseppe Paladino, direttore di presidio e ai tempi direttore sanitario. Fra i rinviati a giudizio, medici e dirigenti del Policlinico senese Le Scotte e responsabili di Ossitalia e Sapio Life, che installarono l’impianto di distribuzione dei gas medicali.

A processo sono quindi finiti, tra gli altri, gli ex direttori generali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria senese Carlo Tomassini e Iolanda Semplici, l’attuale direttrice sanitaria Laura Radice, il tecnico di Ossitalia Vito Cassano. Tra i reati contestati, a vario titolo, anche falso e favoreggiamento. Prima udienza il 20 ottobre 2010.

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