Stipendi gonfiati: cinque indagati al Cardarelli di Napoli

Pubblicato il 29 Aprile 2010 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA

Ospedale Cardarelli

Cinque persone sono indagate nell’ambito di un’inchiesta su stipendi “gonfiati” all’ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Mezzogiorno.

Si tratta di un impiegato del Ced, Emilio Ianniello, e di quattro infermieri che per mesi, grazie all’intervento di Ianniello, secondo l’accusa avrebbero percepito stipendi più alti del dovuto grazie all’aggiunta di ore di straordinario.

Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione del direttore generale dell’ospedale, a sua volta messo in allarme da un dipendente amministrativo. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal pm Giancarlo Novelli e delegata ai carabinieri della compagnia Vomero, sono state fatte perquisizioni sia nell’ospedale sia in casa di Ianniello; sequestrati un computer e alcuni documenti che saranno esaminati nelle prossime settimane.

Al momento, il dipendente del Ced è accusato di truffa aggravata e violazione di sistema informatico; la sola truffa è contestata agli altri indagati. Dai primi accertamenti è emerso che ogni mese il Cardarelli pagava agli infermieri circa 800 ore di straordinario mai svolte. Ianniello, secondo l’accusa, alterava i tabulati con le ore di lavoro che arrivavano al Ced dai vari reparti e aumentava gli straordinari in maniera arbitraria. Sono in corso approfondimenti per chiarire se in cambio di ciò abbia ricevuto un compenso dagli infermieri.