Certo che passare dal momento toccante di Giovanni Allevi al becero thrash di John Travolta costretto a ballare il ”ballo del qua qua”… Dalla seconda serata del Festival di Sanremo emerge tutto quello che lo spettatore italiano richiede, ovvero alternare momenti strappalacrime a momenti più che goliardici. Prima Giovanni Allevi, tornato dopo due anni di cure per il mieloma. Poi la ”performance” piuttosto discutibile con John Travolta che balla il “ballo del qua qua” con Amadeus e Fiorello. Momento molto criticato sui social ed anche imbarazzante per l’attore italo-americano. Passare dal dolore di Allevi al ballo spensierato di Travolta, ai telespettatori non è piaciuto.
Va bene alternare momenti che facciano divertire il pubblico a momenti di commozione, visto che come detto sopra è in linea con lo spettatore medio italiano. Ma passare da Allevi che racconta la sua malattia, uno dei momenti più toccanti della storia del festival di Sanremo a John Travolta che fa il ”ballo del qua qua” con Fiorello e Amadeus forse non è solo quello che vogliamo, ma anche quello che ci meritiamo. Per non parlare poi del fatto di aver invitato un attore internazionale per farlo ballare e basta, senza fargli spiccicare una parola praticamente. Non solo, lo abbiamo pagato per fargli fare il ballo con le papere. Per fortuna almeno lui ha avuto il buonsenso di non indossare il cappellino col becco da papera…