SANTA MARGHERITA LIGURE (GENOVA) – E’ un giallo, quello che poteva sembrare un omicidio con tentato suicidio che ha visto come protagonisti Patricia Mendoza, una donna di 42 anni dell’Ecuador, uccisa a coltellate in un alloggio popolare a Santa Margherita Ligure, e il compagno Manuel Poveda, 63 anni, arrivato in Italia da pochi mesi, proveniente dagli Usa: l’uomo è stato trovato gravemente ferito in casa della donna.
Sul suo corpo, troppe le ferite per ritenere che l’uomo possa aver tentato il suicidio dopo aver ucciso la compagna, che era separata dal marito e madre di tre figli di 7, 11 e 17 anni. E poi il fatto che non si trova l’arma del delitto. Poveda è ricoverato all’ospedale San Martino di Genova e non è stato ancora in grado di parlare. A scoprire il delitto i due figli minori della donna (il maggiore è in Ecuador con il padre).
I bambini uscendo da scuola non avevano trovato la madre ad aspettarli, sono stati presi in consegna da un’amica della donna per alcune ore mentre si cercava di rintracciare Patricia. Alle 19 alcuni amici di famiglia e i figli della donna hanno sfondato la porta di casa (che era stata assegnata loro dal Comune) e sono stati proprio i bambini a vedere per primi la madre morta. Il corpo della donna era in cucina nel sangue. I piccoli sono stati presi in consegna dai servizi sociali del Comune, che già seguivano la famiglia, e saranno affidati ad una zia. Sul posto il pm Emilio Gatti e il medico legale Marco Salvi i carabinieri della ‘Rilievi’ per gli accertamenti scientifici. Il magistrato ha ascoltato un cugino della vittima e fatto alcune domande ai bambini. E’ stato interrogato anche un fioraio che ha un chiosco vicino all’abitazione, che si trova nei pressi del cimitero, il quale avrebbe riferito di non aver notato situazioni particolari ne’ di aver udito grida.