Santo Stefano, foto con Babbo Natale solo di schiena per i bimbi dell’asilo

Santo Stefano, foto con Babbo Natale solo di schiena per i bimbi dell'asilo
Santo Stefano, foto con Babbo Natale solo di schiena per i bimbi dell’asilo

SANTO STEFANO (BELLUNO) – Foto con Babbo Natale solo di schiena per i bambini dell’asilo di Santo Stefano e di Campolongo, in provincia di Belluno. Questione di tutela dei minori, ha fatto sapere la dirigente scolastica che ha detto no alla solita foto. Così gli alpini travestiti per l’occasione da Babbo Natale hanno dovuto rinunciare alla rituale foto. La vicenda è riportata dal Gazzettino, che racconta:

“In verità, la maestra che ha dovuto fare da portavoce della dirigente avrebbe concesso una chanche alle penne nere: farsi fotografare con i bambini di schiena. Cosa inaudita per la delegazione degli alpini guidata dei capigruppo Alfredo Comis di Santo Stefano e Roberto Mario di Campolongo. A loro non è rimasto altro che farsi fotografare con la carta firmata dalla dirigente in bella vista.

«Non riesco a spiegarmi un atteggiamento così rigido da parte della dirigente – commenta Alfredo Comis. – Nessuno strumentalizza nessuno, è una tradizione festeggiare con i bambini della scuola dell’infanzia di Campolongo. Ha sempre funzionato così: uno di noi si veste da Babbo Natale che arriva con il sacco dei doni, che in genere sono dolciumi e giocattolini. E alla fine della festa ci facciamo scattare la fotografia, che poi pubblichiamo sul nostro giornale e che trasmettiamo agli organi di stampa locali».

Comis ha enumerato i tanti doni degli alpini ai paesi di Santo Stefano e Campolongo:

«Il regalo più consistente lo facciamo più avanti, durante l’anno. Il progetto di quest’anno consiste nell’arredare con panchine e giochi il giardino della scuola; intervento che faremo nella prossima primavera. In passato abbiano donato una tenda per vetrate, dei tavoli da interno e altro. Per noi importante è compiere delle azioni che siano di servizio per la scuola e che rendano felici i piccoli. Purtroppo la burocrazia ha una visione diversa da ciò che vuol dire stare con i bambini».

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