ROMA – Il corpo di una ragazza, carbonizzato, è stato trovato nei pressi di un’auto in fiamme nella notte tra sabato e domenica 29 maggio alla periferia di Roma, in via della Magliana. Sara Di Pietrantonio, 22 anni: questo il nome e l’età della ragazza.
A quanto riferito dai pompieri, il corpo semi carbonizzato era dietro a un cespuglio. L’auto è una Toyota intestata alla madre, con la quale la ragazza sarebbe stata al telefono un’ora prima di morire. “Sto tornando a casa” le aveva detto. Ma non è più rientrata.
Secondo quanto si è appreso, la mamma della ragazza le avrebbe telefonato intorno alle 3 per sapere dov’era. Sulla vicenda sono in corso indagini della polizia.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della studentessa. La polizia sta ascoltando amici e conoscenti della giovane per capire dove e con chi abbia trascorso la serata. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. Al vaglio anche eventuali registrazioni di telecamere in zona che possono fornire elementi utili alle indagini.
La procura di Roma ha avviato un’inchiesta e procede per omicidio volontario. Gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone. Tra le ipotesi prese in esame dagli inquirenti c’è anche quella del femminicidio. Nell’inchiesta aperta dalla procura di Roma al momento non ci sono indagati. Ma le zie di Sara hanno rivelato un dettaglio forse non di poco conto: “Si era lasciata con il ragazzo da un paio di giorni. Non lo conoscevamo benissimo ma ci sembrava un bravo giovane”.
“Ieri sera è uscita con un’amica – aggiungono – e ha mandato, come di consuetudine, un messaggio alla madre quando aveva riaccompagnato la sua amica a casa, non abbiamo idea di quello che sia accaduto. Ci auguriamo si tratti di un incidente”.
Sara abitava in una palazzina di proprietà della sua famiglia, poco distante dal luogo in cui è stata ritrovata morta. Studiava economia all’Università di Roma Tre ed era figlia unica.
A ritrovare il suo corpo ancora in fiamme sarebbe stata la madre. A raccontarlo sono sempre le zie. La donna dopo aver ricevuto un messaggio dalla ragazza e non vedendola tornare ha chiesto allo zio di Sara di accompagnarla a cercare la figlia. Dopo aver trovato l’auto in fiamme la donna si è avvicinata ad un altro focolaio: proprio lì c’era Sara, a terra con le braccia allargate e la camicetta sbottonata, semi carbonizzata.
Sarà ora l’autopsia a dover chiarire le cause del decesso. Tra le ipotesi anche quella che possa essere stata strangolata. Sara era “una ragazza prudente e sempre molto puntuale – raccontano i parenti – Non si sarebbe mai fermata di notte in una strada così isolata con qualcuno che non conosceva bene”.
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