Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano e il primo interrogatorio

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Sara Di Pietrantonio

ROMA – “Eravamo vicini. C’è stata una fiammata. Me ne sono andato”. Queste alcune delle agghiaccianti frasi pronunciate da Vincenzo Paduano, arrestato per aver ucciso e dato fuoco alla sua ex fidanzata, Sara Di Pietrantonio. E Paduano, come racconta Giallo, interrogato dagli inquirenti, continua a cambiare versione su quello che è successo quella notte. Subito dopo l’arresto, aveva provato a negare un suo coinvolgimento nell’omicidio: “Faccio il vigilantes al palazzo della Regione, ho fatto il turno di notte. Verso le due sono uscito per andare con una prostituta”. Poi dopo otto ore di interrogatorio aveva confessato l’omicidio:

“Abbiamo cominciato a litigare e io ho tirato fuori una bottiglietta di alcol che avevo portato. L’ho spruzzata nell’auto, anche addosso a Sara. Ma volevo solo spaventarla. Quando è scappata ho deciso di rincorrerla. Eravamo vicinissimi. Poi non so bene che cosa è successo. Mi sono acceso una sigaretta e lei ha preso fuoco”.

Poi ha cambiato ancora una volta versione. Come racconta Giallo: “Mi sono state proposte  delle ipotesi su come potrebbe essere andata la vicenda, io ne ho in mente varie, non so quale sia vera. Faccio uso di cannabis. Non mi è chiaro quanto accaduto. Sono certo che non era un gesto premeditato perché mai avrei voluto farle del male”.

Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano dipinse fuoco nella sua stanza. A raccontare l’inquietante episodio è Concetta Raccuia, la madre della stessa Sara, la quale ricorda anche: “Sara, quest’anno, rappresentava in un saggio di ballo la regina del fuoco. E poi la sua canzone preferita è quella di Ligabue dal ritornello “Ti brucerai piccola stella senza cielo”. Ebbene, per il balletto Vincenzo era molto infastidito, perché Sara si sarebbe esibita con due ragazzi molto belli. Per il ritornello della canzone, invece, Sara aveva chiesto a Vincenzo di scriverglielo sul muro della camera. Lui ha una bella grafia. Io mi ero opposta, avevo appena fatto pitturare le pareti. Allora io mio chiedo se quello che le ha fatto è una sorta di sfregio. Capisce il fuoco? Proprio il fuoco, io vedo una possibile relazione”. Concetta si rivolge poi direttamente al killer di sua figlia, Vincenzo Paduano, il 27enne che all’alba del 29 maggio le ha portato via quanto di più importante avesse nella vita, la figlia Sara Di Pietrantonio. Alcuni passaggi dell’omicidio non sono chiari, e lui non ha fornito versioni: “Io voglio la verità, Vincenzo. Racconta come è andata quell’ultima mezz’ora, minuto per minuto. Questo mi solleverebbe un po’ da questo brutto macigno che mi porto dentro. Si assuma fino in fondo le sue responsabilità”.

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