Sara Onnis, suicidio-performance contro femminicidio?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Settembre 2013 - 16:55| Aggiornato il 11 Marzo 2014 OLTRE 6 MESI FA
Sara Onnis

Sara Onnis

QUARTU SANT’ELENA – Sara Onnis e M.D.C., la loro morte è stata una sorta di performance artistica sul tema del femminicidio. O almeno, così doveva essere nella testa delle due ragazze trovate in macchina a Quartu Sant’Elena. Sara è morta, l’amica si è salvata.

Simona Arthemalle, giornalista dell’Unione Sarda che conosceva le due ragazze, ne ha parlato sulla versione online del quotidiano per cui lavora.

“Voglio fare qualcosa di scioccante, qualcosa che rimanga impresso nella testa della gente”. Sono state le prime parole di Sara Onnis quando qualche tempo fa mi parlava del suo progetto.

Ma l’idea a cui tutti pensavano, spiega Arthemalle, era quella di un’esposizione di un manichino in giro per la città:

Dietro questa idea c’era un manichino fatto a pezzi e infiocchettato con del nastro rosso che Sara e M., l’altra artista impegnata nel progetto, volevano lasciare, spezzettato, in varie parti della città.

Alberto Pinna sul Corriere della Sera racconta l’organizzazione dell’evento:

«Frammenti del corpo – scrivono – come frammenti dell’anima». La performance è pronta in poche settimane. «Ci siamo ispirate a Dexter , la serie tv americana che a sua volta ha attinto al romanzo Le mani di Dio e abbiamo aggiunto del nostro»

Poi invece avevano avuto l’autorizzazione per portare l’opera in un posto unico, dove era stata programmata l’installazione. Installazione che si doveva tenere giovedì 5 settembre, ma che è stata annullata per pioggia.

Il 6 le due sono state ritrovate in macchina, attaccate a due bombolette da campeggio. Sara era morta, Michela è stata rianimata e ora è viva.