Sarah Scazzi, l’amica: “Il suo telefonino squillò due giorni dopo l’omicidio”

TARANTO – Due giorni dopo l’omicidio di Avetrana il telefonino di Sarah Scazzi squillò: lo ha detto un’amica di Sarah e di Sabrina Misseri, Liala Nigro, ai carabinieri. La ragazza ha riferito di aver visto Sarah il giorno dell’omicidio, cioè il 26 agosto 2010, intorno alle 13. Due giorni dopo, ha detto la stessa Liala, la madre provò a telefonare a Sarah e il cellulare squillò.

“Sarah e Sabrina erano molto legate, si vedevano praticamente ogni giorno. Il loro rapporto era tranquillo e personalmente non ho mai visto screzi tra le due, né ho notato atteggiamenti di gelosia o invidia per l’amicizia con Ivano Russo“, ha raccontato Liala agli inquirenti.

Liala ha detto che Sarah usciva con il loro gruppo solo quando c’era anche Sabrina e che era piuttosto taciturna. “Rimaneva comunque sulle sue, non esprimeva tanto i suoi pareri perché noi facevamo discorsi lontani dai suoi interessi”.

”Sapevo della simpatia e dell’innamoramento tra Sabrina e Ivano, dell’attrazione che ci può essere tra ragazzi di vent’anni. Non sono arrivati al fidanzamento, ma Sabrina mi disse che una sera ci fu una piccola effusione fisica tra i due che, però, non ha portato a nulla”.

Liala Nigro ha ricordato che dopo l’arresto di Michele Misseri non andò a trovare Sabrina per alcuni giorni ”perché mi sembrava indelicato. Quando ci siamo viste, in un momento successivo, lei sembrava abbastanza triste per quello che era accaduto”.

La sera precedente l’arresto di Sabrina, Liala Nigro organizzò una cena a cui parteciparono la stessa Sabrina, Ivano Russo, Alessio Pisello e Valentina Misseri con il marito. ”Avevo sentito Sabrina al telefono e lei piangeva. Per quello decisi di organizzare qualcosa per distrarla”.

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