Sarah Scazzi, cugina: "Non mi ha mai detto che era interessata a Ivano"

TARANTO – Sarah Scazzi non disse mai alla cugina di San Pancrazio Salentino (Brindisi), dalla quale soggiorno' per un breve periodo sino a due giorni prima di essere uccisa (26 agosto 2010), di avere un interesse sentimentale per Ivano Russo, l'amico del quale, secondo l'accusa, Sarah e la cugina Sabrina Misseri si sarebbero invaghite. Lo ha riferito la stessa ragazzina (ha 15 anni), testimoniando oggi al processo per l'omicidio della quindicenne di Avetrana (Taranto), giunto alla 13/a udienza dinanzi alla Corte di Assise di Taranto.

''Mi racconto' di essere stata fidanzata per un giorno con un ragazzo di 16 anni, un certo Davide, che la bacio' per gioco – ha riferito la ragazzina – ma la sera stessa si lasciarono''. La teste ha poi aggiunto che Sabrina ogni tanto sgridava Sarah ''perche' lei diceva qualche parolaccia, ma era normale''. La quindicenne ha poi parlato dei profili Facebook che aveva la cugina.

''Lei non conosceva le password e i profili venivano gestiti dalle sue amiche. Spesso mi diceva al telefono di entrare nel suo profilo, ma mi dava password errate. La mattina del 25 agosto decidemmo di creare un altro profilo e la password la dovevo avere io perche' di me si fidava''.

Quanto al rapporto tra Sarah e Ivano, la quindicenne ha sottolineato che la cugina le diceva che per lei ''era un amico, che era simpatico, ma nulla di particolare. Non mi ha mai detto che gli piaceva. Decidemmo di fare un quaderno dove ognuno di noi scriveva qualcosa. Lei scrisse la mattina del 26 agosto. Scoprii che faceva riferimento ad Ivano e per me fu una sorpresa''.

Sono otto i testimoni citati per l'udienza odierna dalla pubblica accusa. Maria Ferrara, moglie di Cosimo Cosma, imputato di concorso in soppressione di cadavere, si e' avvalsa della facolta' di non rispondere.

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