Sarah Scazzi, sentenza: Sabrina Misseri e Cosima: ergastolo

Pubblicato il 20 Aprile 2013 - 10:11| Aggiornato il 1 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO-  Sarah Scazzi, il giorno della sentenza è arrivato e con esso la sentenza: condanna all’ergastolo per omicidio di Sarah Scazzi contro Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano; per il rispettivo padre e marito Michele Misseri 8 anni.

Nell’aula della Corte d’Assise di Taranto, il 20 aprile, dopo 4 giorni di camera di consiglio, la sentenza sull’omicidio di Sarah, strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010 ad Avetrana (Taranto), è stata accolta da un applauso.

Il verdetto è arrivato al termine di un processo durato 15 mesi con 52 udienze. Nove gli imputati. Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, zia e cugina di Sarah, sono accusate di omicidio volontario, sequestro di persona, soppressione di cadavere e furto aggravato: per loro la pubblica accusa ha chiesto l’ergastolo. Michele Misseri, marito di Cosima e padre di Sabrina, che inizialmente si accusò del delitto facendo ritrovare i resti di Sarah per poi accusare la figlia e successivamente ritrattare addossandosi tutte le responsabilità, risponde ora solo di soppressione di cadavere e furto aggravato e rischia nove anni di carcere.

Otto anni di reclusione sono stati chiesti per Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele, che avrebbero aiutato l’agricoltore a sopprimere il corpo di Sarah. Gli altri quattro imputati sono l’avv.Vito Russo Junior, ex difensore di Sabrina (intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale) e altri tre presunti favoreggiatori, Antonio Colazzo, Giuseppe Nigro e Cosima Prudenzano.